sabato 17 novembre 2018

La trasformazione



Se vuoi cambiare il mondo cambia tu, conosciti e trasformati. Fai uscire la tua bellezza e verità che sta lì dentro il guscio a soffocare.
Ce n'è finché se ne vuole. Un lavoro enorme che dura tutta la vita e anche oltre.
E poi se non ti basta... ecco una bella citazione che non può prescindere dal cambiamento di noi stessi. Dall'amore x noi stessi.
Angelica



SE VUOI CAMBIARE IL MONDO …AMA UN UOMO…REALMENTE
"Ama l’uomo la cui anima chiama la tua con chiarezza…l’uomo che ti vede…che ha il coraggio di avere paura…
Accetta la sua mano e guidala delicatamente nel profondo del tuo cuore dove lui possa sentire il tuo calore e riposare… e bruciare il suo fardello pesante nel tuo fuoco…
Guardalo negli occhi… ritrova i suoi genitori e i suoi nonni e quelle guerre dove i suoi spiriti hanno combattuto… in terre lontane in tempi remoti…
Ritrova i suoi dolori, le sue lotte, i suoi tormenti e le sue colpe senza giudizio… e lasciali andare tutti…liberali… senti il suo fardello ancestrale… quello che cerca è un rifugio sicuro in te…
Lasciaglielo sciogliere nel tuo sguardo fermo sapendo che non ha bisogno di rispecchiare quella furia… perchè hai un utero… un portale profondo e dolce… per lavare e rinnovare vecchie ferite…
Se vuoi cambiare il mondo… ama un uomo… realmente amalo…
Siediti davanti a lui… nella piena maestosità della tua femminilità… nel respiro della tua vulnerabilità…
nel gioco della tua innocenza infantile… negli abissi della tua morte…
invitalo a fiorire… delicatamente abbandonati… e permetti che il suo potere mascolino faccia un passo verso di te…e nuota insieme a lui nell’utero della terra del silenzioso sapere… e quando si ritira… perché lo farà… scappando impaurito nella sua caverna… raduna le tue nonne intorno a te… avvolte della loro saggezza… ascolta i loro teneri sussurri… calmeranno la tua paura del cuore infantile…invitandoti alla quiete… aspetta pazientemente il suo ritorno… siediti e canta insieme alla sua porta… una canzone di rimembranza… che possa calmarti ancora una volta..
Se vuoi cambiare il mondo… ama un uomo… realmente amalo…
non ingannare il suo piccolo bambino… con astuzie, trucchetti, seduzione e stregoneria…
solo per lasciarlo intrappolato in una rete distruttiva di caos e odio più terribile di tutte le guerre che hanno combattuto i suoi fratelli… questo non è femminile.. è vendetta… è il veleno del lignaggio corrotto… dell’abuso delle ere… dello stupro del nostro mondo… questo non dà potere alla donna… ma la degrada mentre lo castra e ci uccide tutti… e se sua madre non ha potuto sostenerlo fagli vedere una vera donna, ora dagli sostegno e guidalo con la tua grazia e profondità… ardendo nel cuore stesso della Terra
Non lo punire per le sue ferite che non rispondono ai tuoi bisogni o ai tuoi criteri… piangi dolci fiumi per lui… porta tutto quel sangue del ritorno a casa…
Se vuoi cambiare il mondo… ama un uomo… realmente amalo…
Amalo fino a spogliarti e sentirti libera…
Amalo fino ad aprire il tuo corpo e la tua anima al ciclo di nascita e morte…
E ringrazia l’opportunità…
mentre danzate insieme attraverso furiosi venti…
E boschi silenziosi…
Abbi il coraggio di essere fragile… E lascialo bere dei morbidi e petali inebrianti del tuo essere…
Fagli capire che può sostenerti… fermarsi e proteggerti…
Lasciati cadere nelle sue braccia confidando che può prenderti…
anche se ti hanno lasciata cadere mille volte prima…
insegnagli ad arrendersi… arrendendoti…
e unisciti al dolce vuoto del cuore del mondo..
Se vuoi cambiare il mondo… Ama un uomo… realmente amalo…
incoraggialo… nutrilo… consentigli… ascoltalo… donagli sostegno… donagli guarigione…
e tu… in cambio sarai nutrita… sostenuta e protetta
sii braccia forti e pensieri chiari e frecce indicanti…
perché lui può… se lo lasci essere tutto ciò che sogni…

se vuoi amare un uomo… devi voler bene a te stessa… ama tuo padre… ama tuo fratello…tuo figlio… il tuo ex partner… ama il bambino che hai baciato per la prima volta…
sino all’ultimo per cui hai pianto.
ringrazia i doni del tuo cammino… fino a questo incontro che hai davanti a te adesso…
e trova in lui il seme… di tutto ciò che è nuovo e solare…
un seme che puoi nutrire per aiutare a piantare e coltivare un nuovo mondo insieme…
(Lauren Wilc)

mercoledì 14 novembre 2018

Mauro viaggia fuori io dentro: ci incontreremo?

Viaggiare (Gabriel Garcia Marquez)
Viaggiare è andar via di casa
è lasciare gli amici
è provare a volare
Volare imparando altri rami
percorrendo altre strade
è tentar di cambiare
Viaggiare è travestirsi da folle
dire “non mi importa”
è voler ritornare
Ritornare apprezzando quel poco
e gustando una coppa
è di nuovo provare.
Viaggiare è sentirsi poeta
scrivere una lettera,
è voler abbracciare,
Abbracciare arrivando a una porta,
agognando la calma,
è lasciarsi baciare,
Viaggiare è farsi mondano
conoscere altra gente
tornare a cominciare.
Viaggiare è andar via di casa
traverstirsi da folle
è dire tutto e niente con un bollo
postale.
Dormire in un altro letto,
sentir che il tempo è breve,
viaggiare è ritornare.

“Un piede dopo l’altro e un lungo respiro qualcosa chiama indietro non mi giro deciso è il mio avanzare”: la strada è metafora della vita che non è statica, ma ha una tensione dinamica. Ognuno di noi è homo viator, viaggiatore, verso una meta che si svela strada facendo. Il cammino non è sempre lineare! A volte si hanno battute di arresto o inversioni di rotta. I motivi possono essere diversi: distrazioni, per una visione materialistica ed edonistica della vita, o anche pentimenti e sensi di colpa per la presa di coscienza di aver commesso errori. Ma anche se questi fattori ci influenzano e rallentano è importante che ci sia la volontà di ricominciare, di rialzarci e continuare.
“nella mia sacca il meglio di me ci ho messo e dell’amore toccato niente scordo”: ogni viandante mette nello zaino quello che veramente gli serve: forza di volontà, fiducia, voglia di conoscere, apertura al nuovo e al dialogo, creatività… senza scordare i momenti in cui tocca con mano l’amore. I gesti d’amore, seminati e ricevuti nella gratuità, si fissano nell’hard disc della memoria e ci accompagnano per tutta la vita come una colonna sonora. (non dimenticherò mai chi ci ha offerto l'acqua durante l'ultimo caldo cammino portogues).
“esco da immagini in bianco e nero in un prisma di colori dove non ero”: ci sono anche i momenti difficili: il dolore per una amicizia tradita o una malattia, delusioni in famiglia o sul lavoro, solitudine interiore… Tratti di strada percorsi in un tunnel con la sensazione di soffocare e soccombere. Ma, se siamo tenaci, arriva la luce della consolazione e il premio alle fatiche. In questo dinamismo di luce e ombra, desolazione e consolazione, “morte” e “risurrezione” c’è il mistero della nostra vita. Anche i grandi Santi hanno fatto l’esperienza della “notte oscura”. Un esempio a noi vicino è Madre Teresa di Calcutta. Le sue lettere private, trovate di recente, hanno rivelato la sua lunga “crisi spirituale”, quando non sentiva la presenza di Dio. In questo silenzio e con grande difficoltà, Madre Teresa è stata forte, proprio nella stessa fede che le causava tormento. Anche per lei c’è stato il dubbio, lo sconforto, ma sempre, come per ciascuno di noi, con la speranza di andare verso la luce. Senza l’esperienza del buio non si può gustare la bellezza del “prisma di colori” che la vita ci offre. E’ questo l’humus in cui cresciamo e maturiamo.
“la meraviglia mista a voglia e passione fanno da bussola direzione”: la capacità di sorprenderci per le novità di ogni giorno va tenuta sempre viva nel cammino. E’ importante saper scoprire la presenza di Dio in tutto, anche per capire la direzione in cui andare. Ma anche volontà e passione sono importanti. Per chi crede “fino in fondo” la mèta diventa, giorno per giorno, realtà: la passione per gli ideali è forza che fa superare difficoltà e ostacoli.
“a tutto l’oro bello da trovare qui nella mia vocazione”: vocazione è sapere che la tua vita è un dono che ti viene da Dio e di cui dovrai rendere conto; è vivere con responsabilità il tempo che ti è affidato investendolo per Dio e gli altri; è avere la consapevolezza e il coraggio di percorrere la strada indicata; camminare con Dio al tuo fianco come primo interlocutore; è cercare in Dio “la perla preziosa” che arricchisce la tua vita e le dà la pienezza di senso.
“e continuo questo viaggio superando deserti”: il deserto è aridità, precarietà, solitudine, difficoltà. Ma anche luogo di interiorità e saggezza. “E’ lì in mezzo alle difficoltà e alla rinuncia, che ogni goccia d’acqua, ogni attimo di vita diventa prezioso oltre misura. Il deserto stesso insegna ad apprezzare di nuovo il valore delle cose” (E.Drewermann). Abitare il deserto significa, allora, fare i conti con noi stessi, ascoltare il cuore, riscoprire l’essenziale, i sentimenti più autentici, riattivare gli occhi interiori, i soli capaci di cogliere l’invisibile, il senso vero delle cose, per ripartire con nuovo slancio e affrontare la vita.


mercoledì 7 novembre 2018

Costruiamo il nostro cammino


Domenica 11 alle 15 propongo la mostra e il libro a S. Germano Chisone nella chiesa cattolica. Per chi desidera fare un cammino esperienziale interiore giovedì 15 e 29 h 21-23 nella Palestrina di via Tabona 4 a Pinerolo, previa prenotazione 3494464863.
Angelica

giovedì 1 novembre 2018

oh when the saints go marching in


Quando celebrare il cammino se non oggi festa di tutti i Santi? con loro "siamo in cordata!"(Chiara Lubich)
Martedì sera abbiamo presentato "Guida Angelica per pellegrini" ed. Vita alla Mondadori di Pinerolo e c'era un bel gruppo, con tanta energia e gioia. Vi ringrazio.
Domenica 4 propongo un workshop per sentire il sentiero, con lo scopo per ciascuno di costruire il proprio cammino. L'ho sviluppato come sessione esperienziale dopo l'ultimo. nostro cammino portugues. Lo vivremo in una stanza? sarà un "cammino dentro".
.... che cosa aspettate?
Angelica