martedì 22 novembre 2016

Per le donne, e anche per gli uomini

ecco una foto della manifestazione dello scorso anno (fotografo Dario Costantino), tenutasi in piazza Facta a Pinerolo, e che ripeteremo venerdì 25 ricordando le donne vittime di violenza; nei nostri paesi sono esposte scarpette rosse, sacchetti per il pane che dicono che per molte donne la violenza è pane quotidiano.... domani sera al Teatro Incontro di Pinerolo si terrà uno spettacolo tratto da Erri De Luca; ma su tutto questo ci tengo a dire che vittime possiamo esser tutti, sta a ciascuno di noi non accettare di esserlo. Con la collaborazione del Gruppo di coordinamento di Svolta Donna Onlus, abbiamo allestito una mostra sugli Stereotipi all'Ipercoop "Le Due Valli", che sarà visitabile gratuitamente da oggi al 28 novembre.

sabato 19 novembre 2016

Si canta insieme il 4/12 a Torre!

Per coloro che lo desiderano, per gli amici del coro Joy, per chi ha bimbi, per chi pensa che il Natale possa e debba entrare nelle strade e nei cortili, il Natale di Gesù, non quello dei pacchetti e delle luci: si canta semplicemente e con gioia, appuntamento al Cortile Artistico di piazza della Libertà 5 a Torre Pellice, e prenderemo un the insieme ad Aurora Alecci che gentilmente ci ospita. Gratis.
angelica1212.oneminutesite.it

venerdì 18 novembre 2016

Rinviato "Libera la voce" dal 24/11 all'1/12: si terrà da me

A causa del maltempo ho rinviato il seminario dal 24/11 all'1/12, ore 21-23: si terrà da me in corso Torino 262; i prossimi presso la scuola di counseling "La Commedia" in via Tabona 4 a Pinerolo. Ricordarsi abbigliamento comodo, calzettoni, telo/tappetino personale.
Info e prenotazioni: 349 446.4863.
angelica1212.oneminute.it

Un cenno al BIO:
«Il biologico è il primo dono per l'ambiente. Perché "primo dono per l'ambiente"?
Perché se facciamo delle scelte che danneggiano l'ambiente inutilmente, tutto il nostro bio cibo non compenserà per tutto il male che abbiamo fatto contro la natura»
.

Così, ad esempio:
• Qualche volta non prendiamo un volo per le vacanze: ci sono cose altrettanto interessanti da scoprire nella nostra regione.
• Scegliamo di ridurre in casa (o in ufficio) il riscaldamento di 2 o 3°C,  indossando biancheria intima calda, maglioni, comode pantofole ed eventualmente un berretto in testa (sì, lo so, suona  ridicolo, ma si perde il 30% del nostro calore attraverso la testa ed è per questo che tutti indossavano cappelli prima, e berretti da notte); così facendo emettiamo meno CO2.
• Scegliamo di non "carbonizzare" il nostro cibo, distruggendo la sua qualità nutrizionale e producendo fumi tossici: sarà più gustoso e migliore per la salute se crudo o cotto a bassa temperatura.
• Scegliamo altro al posto della carne: una buona zuppa di verdure e di erbe selvatiche, un delizioso piatto di lenticchie o altri legumi; è stagione di crauti e di porro in vinaigrette o una torta di bietole; prediligiamo olio d'oliva: siamo più lieti e cambiamo tutti i giorni.
• Prendiamo la bici anche se fa freddo, o posiamo l'auto prima e facciamo un poco di strada a piedi: a noi farà tanto bene e ci darà l'opportunità di osservare la bellezza dell'autunno e forse ci permette di socializzare ... (liberamente tradotto da un articolo di mr. Dupuis).
E respiriamo bene, magari spegniamo la sigaretta.

sabato 5 novembre 2016

Cavalchiamo l'onda...

In qualche blog passato ho descritto l'emozione come un'onda.
So di non dire nulla di nuovo, terapeuti che conosco e stimo condividono e spiegano circa nello stesso modo questa esperienza.
Quando siamo proprio al culmine, sulla cresta, nel momento di emozione più forte, entriamo nello spazio refrattario. La nostra capacità di pensiero è offuscata (vedasi ricerche di Paul Ekman).
Intervengono le modalità difensive, naturali e impulsive.
Vederle e controllarle è faticoso.
Intervenire per cercare di “far ragionare” in quei momenti è inutile e spesso controproducente.
Perché si va ad attivare l'attacco, la fuga, o il "freezing", come sanno bene i genitori di molti adolescenti. L'ho visto di recente in un film e mi son rivista ragazzina. Ho rivisto le mie reazioni anche attuali quando sono al limite della sollecitazione e non riesco a staccare.Solo «dopo la fine di questo periodo refrattario possiamo avere di nuovo un ampio contatto con la mente e con le emozioni e quello è il momento in cui aprire il dialogo. Possiamo vedere la situazione nel loro insieme, riconoscere quello che sentiamo e vediamo, comprendere la prospettiva e il punto di vista dell’altro e trovare soluzioni creative alle varie difficoltà» (cit).
Lavorare su di sè, sulla modalità dell'osservatore aiuta a vedere e sentire il sorgere dell’onda, l’inizio di una emozione, il periodo refrattario e la fine dell’emozione. E ci può insegnare a farlo per noi e per gli altri.
Alleniamoci a buttare fuori le emozioni, quando e dove possibile. Liberiamole. Liberiamo la voce.
Per fare sì che un’onda emotiva non diventi uno tsunami.
angelica1212.oneminutesite.it