Un regalo per i cibernauti, la lezione n. 1
Che cosa ci permette di
vivere? Respirare.
Anche teologicamente, nella
Genesi, il dono della vita all’uomo arriva attraverso il soffio divino. Quanto
e più del battito cardiaco.
Il primo pensiero rivolto ad
un neonato, o la prima domanda che fa una partoriente all’ostetrica è: “piange?”.
Perché se piange significa che
respira, significa che i polmoni hanno reagito al primo ingresso dell’aria
negli alveoli e garantiranno il rifornimento dell’ossigeno in tutto il corpo
attraverso l’emoglobina.
Ricordiamoci che possiamo
stare senza mangiare e senza bere per un po’ di tempo, ma senza ossigeno il
nostro cervello va gradualmente in necrosi.
Pensiamo che respirare sia
un’azione spontanea e così è. Ma non sempre la svolgiamo in modo corretto, per
vizi comportamentali, maschere assunte in età adulta, problemi psicologici,
tensioni. Spesso, anche nel caso degli sportivi, non immettiamo abbastanza
ossigeno nel nostro corpo.
Per questa ragione, la prima
cosa che si deve imparare per star bene, e soprattutto quando si fa un uso particolare della voce, e del
respiro, quando si suona uno strumento a fiato e altrettanto quando si canta, è
la respirazione
diaframmatica - ossia
la respirazione usando il muscolo del diaframma, il muscolo a forma cuscino
posto tra cassa toracica e organi sottostanti - un’ottima antica tecnica,
spontanea in alcuni individui, specialmente nei maschi, utilizzata in Oriente
per facilitare, il rilassamento, la meditazione e la concentrazione ed in
Occidente per aiutare in caso di affezioni all’apparato respiratorio oltre che
a dolori mestruali e sindromi all’apparato digerente.
Come comprendere se si
respira correttamente?
Prova n. 1 - Da coricati, su un tappetino, gambe lievemente
piegate e divaricate, una copertina o un cuscino piatto sotto la schiena
nell’incavo naturale, un libro appoggiato sulla bocca dello stomaco e provare a
respirare normalmente: se il libro si solleva ad ogni inspirazione (ossia
immissione di aria nei polmoni): ok!
Troppo complicato?
Prova n. 2 - Guardiamoci allo specchio. Dimentichiamo di avere
collo, mento, spalle e muscoli correlati, sciogliamoci un poco, liberamente.
Facciamo un profondo respiro. Le spalle si sollevano nell’inspirazione?
SBAGLIATO!
La respirazione diaframmatica consiste nell’abbassare il
diaframma quando si immette aria, e di conseguenza gonfiare la pancia. Quando
si espelle l’aria, nell’espirazione dunque, la pancia si sgonfia e il diaframma
risale verso i polmoni, svuotandoli. In tutto ciò le spalle non si muovono.
La postura di partenza per respirare eretti
– ed anche per cantare - è: gambe lievemente divaricate e piegate, poggiando
morbidi sulle ginocchia, ed i piedi rivolti in avanti un po’ aperti,
assecondando le forme naturali della nostra colonna vertebrale.
• 1) Il primo esercizio lo
chiamere “il respiro
di Orr” (studioso di rebirthing e innerbreathing). Consiste nel fare 3-4 respiri liberi senza pensarci troppo, e, per
l’ultimo, sgonfiare bene pancia e polmoni, anche piegandoci un poco su noi
stessi, quindi il successivo
immettere molta aria nel nostro torace stando dritti ma gonfiando la pancia. Si svuota lentissimamente, emettendo un “oh” sul tono più basso che riusciamo a
prendere senza forzare e con un volume molto basso: questa è la mia variazione
personale, che serve a massaggiare facendo vibrare lentamente le corde vocali.
• 2) Il secondo esercizio -
si può fare in qualsiasi momento – lo chiamerei “la respirazione quadrata”: visualizzando i lati di un
quadrato di fronte a noi, lasciandovi fluttuare la mente, inspirare contando
lentamente fino a 5; seguono 5 secondi di apnea; dopo espirare lentamente
sempre contando fino a 5; seguono 5 secondi di apnea. Ricominciare tutto da
capo.
Attenzione: come in montagna
o nuotando, si
inspira con il naso e si espira con la bocca.
Questi tipi di esercizio si
può fare da soli; i medesimi ma con alcune variazioni che spiegherei in altre
sedi, fatti in seduta sul tappetino essendo monitorati, possono diventare una
vera e propria tecnica di cura.
Se aggiungiamo alla tecnica – durante l’espirazione
- il pensiero di “liberare la
mente” e “liberare la voce”, tutto acquisterà più forza.