lunedì 23 dicembre 2013

Fine dell'influenza ed arrivo delle Feste!

Nonostante tutti i miei rimedi naturali l'ho presa pure io, questa influenza di primo inverno, dinci!
ma con l'aiuto del suggerimento di un caro amico, con la Centaurea, si risolve anche la febbre.
Quindi: fumenti di acqua e bicarbonato, cipolla affettata sul comodino, riposo per quanto possibile, bere tanti liquidi e tanta acqua e limone, anche calda (far bollire 7 minuti un limone bio intero con 1 spicchio d'aglio è un rimedio molto potente) ed infine Centaurea!
YUPY: 2 giorni ed ho vinto! e a Natale si canta, forza coro Joy la vs coach vi chiama a rapporto!

venerdì 20 dicembre 2013

Emergenza voce prima della recita di Natale?

… oppure c'è da cantare col coro e il freddo di questi giorni ha avuto la meglio?
GARGARISMI CON ACETO E MIELE:
mescolare due cucchiai di aceto con un cucchiaino di miele ed effettuare gargarismi emettendo una «ahhhh» bassa bassa, senza inghiottire. E' un rimedio schifosissimo ma superpotentissimo!

Ma se la gola è infiammata, se fa male deglutire, non bisognerebbe forzare, meglio stare zitti zitti;
però, prima di prendere medicine invandenti curiosate su angelica1212.oneminutesite.it


giovedì 12 dicembre 2013

Prendi fiato!

I preparativi di Natale ti inducono stress, sei in ansia, soffri ti momenti inspiegabili di tensione per cui senti costrizioni nel respiro, dolore al petto, affaticamento improvviso, ti svegli di notte scosso da timore, vai in tachipnea, o addiritura senti forti crampi sotto le costole, come un morso "tetanico" che non ti lascia respirare?…
Se per un mese si può vivere senza cibo, per 3 giorni senza acqua, senza respiro per oltre 3 minuti si muore. Non aver paura. Siediti, o ancora meglio distenditi con le gambe leggermente piegate. Espira lentamente, molto lentamente, emettendo una "uh" bassa bassa, poi inspira aria buona.
Il "prana" è energia della terra, del sole, dell'aria, e del cibo che mangiamo.
Circa il 70% della nostra forza vitale è quindi generata dal respiro.
Essa ci fornisce l’energia  a livello fisico, a livello mentale, emotivo e spirituale.
La respirazione consapevole aiuta enormemente a trasformare i pensieri cupi in positività, libera  energie emotive represse per molto tempo, lascia spazio alla luce interiore e soprattutto ti aiuta a sentirti più vivo, perché solo così si può stare respirando bene.

lunedì 2 dicembre 2013

Acqua pura

Per star bene anche da un punto di vista vocale, la soluzione più semplice è bere acqua fresca, per quanto possibile acqua pura, magari ionizzata! Per renderla più utile per la salute, aggiungervi un pizzico di bicarbonato di sodio, che la alcalinizza e riequilibria il ph delle mucose, oltre a renderla più salubre, digestiva ed anti-cancro. Esageriamo: se possediamo un oggettino piccolo di argento puro, mettiamolo nella brocca dell'acqua: sarà molto molto più buona. E se possibile, beviamo quella del rubinetto. Raccomando ad allievi e pazienti di fare uso di tisane, tiepide, dolcificate col miele o con la stevia, ma bere acqua bollita in sé non è proprio un piacere. Oltretutto l'acqua che contiene cloro è disinfettata, basta così. Buona salute!

N.B. doppio indirizzo

attenzione: l'indirizzo e-mail angelica1212@mymay.com
che utilizzo solo per i seminari e workshop è ancora in uso ma a volte si blocca!
quindi per emergenze: angie_pons@yahoo.it!

sabato 30 novembre 2013

The Wonder of Your Voice


«La Holistic Voice Therapy (Terapia Olistica della Voce), può fornire strumenti per l’auto-conoscenza, liberare le emozioni, individuare e trasformare le abitudini negative e riappropriarci della nostra capacità comunicativa e creativa. La Holistic Voice Therapy utilizza tecniche basate su principi della terapia del suono, della medicina energetica e della psicologia junghiana che, attraverso la respirazione, il movimento del corpo, l’uso della voce e della visualizzazione, possono permettere alla persona di prendere consapevolezza della propria esperienza, esplorare e trasformare i propri “blocchi”, sviluppare le proprie capacità espressive e promuovere il benessere e l’armonia psico-fisici».  (Prof. Beatrice Cerotti)

Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: «Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?». «Gridano perché perdono la calma» disse uno di loro. «Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?» disse nuovamente il pensatore. «Bene, gridiamo perché desideriamo che l’altra persona ci ascolti» replicò un altro discepolo. E il maestro tornò a domandare: «allora non è possibile parlargli a voce bassa?».
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore. Allora egli esclamò: «Voi sapete perché si grida contro un’altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l’uno con l’altro. D’altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano .E quando l’amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. È questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano». Infine il pensatore concluse dicendo: «Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare».
Mahatma Gandhi

Prima di tutto: respira!


The holistic voice therapy

Terapia con tecniche vocali, per conoscersi, esprimersi, combattere lo stress, prevenire o risolvere disturbi dell’apparato respiratorio e incontrare se stessi.
Come in!

lunedì 25 novembre 2013

Grazie a tutti gli intervenuti! un ottimo team, lavoro fruttuoso, tanta gioia ed armonia!

lunedì 4 novembre 2013

Una bella occasione per condividere e fare esperienza di preghiera, musica, arte e canto (con il coro Joy e anche la vs coach!), quindi passate voce, venite in molti, ad ingresso libero!


 per conoscere realtà diverse, aprire i propri orizzonti, 
sperimentare la fratellanza dei primi cristiani, 
perché “fra loro tutto era comune” (Atti 4,32-5,11)
Con la partecipazione di: 
Trio Telemann, Daniele Bianciotto, Patrizio Righero, 
Stefano Zago EnTropy, Coro Joy, Stefano Abbà 
Simona Mella, Angelica Pons 
Dipinti esposti e offerti di: 
Giovanni Carena, Jean-Paul Charles, Marco Da Rold,Caty Bruno 
don Mauro Roventi Beccari, Bruno Vallino, Roberto Zago 
Il ricavato 
verrà condiviso 
con i bisognosi 
del Centro di Ascolto 
della Diocesi di Pinerolo 

"Vita Diocesana" e "L'Eco del Chisone" media partner 

venerdì 25 ottobre 2013

domenica 13 ottobre 2013

http://issuu.com/cartmanedizioni/docs/respiro_canto_cartman_ok

Seminari presso Cartman edizioni a Torino!

venerdì 27 settembre 2013

A cura di BenEssere e dintorni!
Presentazione il 15/10 h 5 p.m. per i corsi di educazione di base al respiro ed alla voce, per bimbi da 5 a 105 anni, dal giocattolaio Giorgio di "Pensa a giocare", via del Pino 56 Pinerolo.
Da novembre a Torino, seminario "Libera la voce", presso la casa editrice Cartman in via Massimo D'Azeglio 102 Torino. Vi aspetto.

A cura di BenEssere e dintorni!
Presentazione il 15/10 h 5 p.m. per i corsi di educazione di base al respiro ed alla voce, per bimbi da 5 a 105 anni, dal giocattolaio Giorgio di "Pensa a giocare", via del Pino 56 Pinerolo.
Da novembre a Torino, seminario "Libera la voce", presso la casa editrice Cartman in via Massimo D'Azeglio 102 Torino. Vi aspetto.

lunedì 23 settembre 2013

Sollievo al mal di gola


Un rimedio antico, che ha scopo il fine di riequilibrare le mucose, ma ormai poco noto o si cui si è dimenticato l’uso tranne che per la disinfezione gengivale o dentale, è lo sciacquo. E’ un ottimo aiuto per dar sollievo alle affezioni dell’apparato respiratorio, dando risultati da subito, con ingredienti facili da reperire ed a costo zero.

Lo sciacquo consiste nel mettere in bocca una piccola quantità di liquido, agitando bene o gargarizzando ma senza deglutire, per pochi minuti.

Oltre al fatto che quando si è raffreddati fa molto bene bere acqua…Lo sciacquo più semplice può essere fatto con acqua tiepida in cui si è sciolto un pizzico di bicarbonato di sodio. Anche l’acqua fresca con poche gocce di limone è ottima per riequilibrare il ph interno della bocca e della gola. Il limone è un toccasana per le sue tante proprietà, ma quel che pochi sanno è che se il sapore è acido, in realtà nel corpo non lo è, e riporta al ph giusto gli ambienti acidi, ossia agisce al contrario di quel che sembrerebbe.

E’ una buona soluzione fare sciacqui anche con acque termali: esistono in commercio dei flaconi con cui si può fare uno sciacquo che fa scorrere l’acqua dal naso alla gola con benefici effetti sul raffreddore.

Per le forti infiammazioni di gola la propoli è una soluzione molto efficace. Si può trovare naturale, in scagliette ed è la più efficace, da tenere in bocca con pazienza in attesa che si sciolga, ma siccome non succederà, facilmente finirà inghiottita; essendo difficile da sciogliere, la si trova in soluzione idroalcolica, non adatta ai bambini, mentre sono ben accette le pasticche effervescenti o le caramelle di vario genere. Altrettanto utile – ma da non esagerare – la liquirizia, di cui faremo un approfondimento migliore in seguito.

Uno sciacquo che consiglio vivamente, perché abbastanza gradevole ed efficace, è fatto con acqua in cui si è fatta infusione di equiseto, anche noto come “erba cavallina”, che cresce spontaneo nei nostri prati, nei terreni umidi, e che ha proprietà astringenti utili per contrastare le infiammazioni delle mucose.

Equiseto - Equisetum arvense
Famiglia delle equisetaceae
Pianta spontanea
Si usano i fusti
Costituenti chimici
• Silice;
• Flavonoidi (isoquercetina);
• Tannini;
• Saponine;
• Acidi organici;
• Fitosteroli;
• Sali minerali (potassio, calcio, magnesio, zinco);
• Vitamine;
• Tracce di alcaloidi.
Equiseto In Erboristeria: Proprietà Dell'equiseto
L'equiseto, per il suo alto contenuto in silice e minerali, è utilizzato per le sue proprietà diuretiche e rimineralizzanti, soprattutto per il tessuto osseo; inoltre, favorisce l'accrescimento osseo, la dentizione e la crescita di unghie e capelli. La moderna fitoterapia utilizza l'equiseto sotto forma di estratti standardizzati in silicio elettivamente nella prevenzione e nella cura dell'osteoporosi, mentre a scopo diuretico può essere utilizzato lo stesso estratto fluido.
L'equiseto è piuttosto utile nel trattamento coadiuvante delle smagliature cutanee, grazie alle sue proprietà rassodanti, leviganti ed elasticizzanti.
Considerate le proprietà astringenti, l'equiseto può essere utilizzato come base per lavaggi per palpebre arossate, colliri per le congiuntive infiammate, sciacqui e gargarismi per le mucose della bocca e della gola.
Controindicazioni
Non usare estratti a base di equiseto in caso di insufficienza renale od ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Equiseto: interazioni farmacologiche
• possibili interazioni con diuretici e cardioattivi per ipopotassiemia;
• tiamina: l'equiseto, ma solo negli animali, ha dimostrato un effetto antitiamina (vitamina B1).

venerdì 20 settembre 2013


Un regalo per i cibernauti, la lezione n. 1
Che cosa ci permette di vivere? Respirare.
Anche teologicamente, nella Genesi, il dono della vita all’uomo arriva attraverso il soffio divino. Quanto e più del battito cardiaco.
Il primo pensiero rivolto ad un neonato, o la prima domanda che fa una partoriente all’ostetrica è: “piange?”. Perché se piange significa che respira, significa che i polmoni hanno reagito al primo ingresso dell’aria negli alveoli e garantiranno il rifornimento dell’ossigeno in tutto il corpo attraverso l’emoglobina.
Ricordiamoci che possiamo stare senza mangiare e senza bere per un po’ di tempo, ma senza ossigeno il nostro cervello va gradualmente in necrosi.
Pensiamo che respirare sia un’azione spontanea e così è. Ma non sempre la svolgiamo in modo corretto, per vizi comportamentali, maschere assunte in età adulta, problemi psicologici, tensioni. Spesso, anche nel caso degli sportivi, non immettiamo abbastanza ossigeno nel nostro corpo.
Per questa ragione, la prima cosa che si deve imparare per star bene, e soprattutto quando si fa un uso particolare della voce, e del respiro, quando si suona uno strumento a fiato e altrettanto quando si canta, è la respirazione diaframmatica -  ossia la respirazione usando il muscolo del diaframma, il muscolo a forma cuscino posto tra cassa toracica e organi sottostanti - un’ottima antica tecnica, spontanea in alcuni individui, specialmente nei maschi, utilizzata in Oriente per facilitare, il rilassamento, la meditazione e la concentrazione ed in Occidente per aiutare in caso di affezioni all’apparato respiratorio oltre che a dolori mestruali e sindromi all’apparato digerente.

Come comprendere se si respira correttamente?
Prova n. 1 - Da coricati, su un tappetino, gambe lievemente piegate e divaricate, una copertina o un cuscino piatto sotto la schiena nell’incavo naturale, un libro appoggiato sulla bocca dello stomaco e provare a respirare normalmente: se il libro si solleva ad ogni inspirazione (ossia immissione di aria nei polmoni): ok!
Troppo complicato?
Prova n. 2 - Guardiamoci allo specchio. Dimentichiamo di avere collo, mento, spalle e muscoli correlati, sciogliamoci un poco, liberamente. Facciamo un profondo respiro. Le spalle si sollevano nell’inspirazione? SBAGLIATO!

La respirazione diaframmatica consiste nell’abbassare il diaframma quando si immette aria, e di conseguenza gonfiare la pancia. Quando si espelle l’aria, nell’espirazione dunque, la pancia si sgonfia e il diaframma risale verso i polmoni, svuotandoli. In tutto ciò le spalle non si muovono.

La postura di partenza per respirare eretti – ed anche per cantare - è: gambe lievemente divaricate e piegate, poggiando morbidi sulle ginocchia, ed i piedi rivolti in avanti un po’ aperti, assecondando le forme naturali della nostra colonna vertebrale.
        1) Il primo esercizio lo chiamere il respiro di Orr (studioso di rebirthing e innerbreathing). Consiste nel fare 3-4 respiri liberi senza pensarci troppo, e, per l’ultimo, sgonfiare bene pancia e polmoni, anche piegandoci un poco su noi stessi, quindi  il successivo immettere molta aria nel nostro torace stando dritti ma gonfiando la pancia. Si svuota lentissimamente, emettendo un “oh” sul tono più basso che riusciamo a prendere senza forzare e con un volume molto basso: questa è la mia variazione personale, che serve a massaggiare facendo vibrare lentamente le corde vocali.
        2) Il secondo esercizio - si può fare in qualsiasi momento – lo chiamerei la respirazione quadrata”: visualizzando i lati di un quadrato di fronte a noi, lasciandovi fluttuare la mente, inspirare contando lentamente fino a 5; seguono 5 secondi di apnea; dopo espirare lentamente sempre contando fino a 5; seguono 5 secondi di apnea. Ricominciare tutto da capo.

Attenzione: come in montagna o nuotando, si inspira con il naso e si espira con la bocca.

Questi tipi di esercizio si può fare da soli; i medesimi ma con alcune variazioni che spiegherei in altre sedi, fatti in seduta sul tappetino essendo monitorati, possono diventare una vera e propria tecnica di cura.

Se aggiungiamo alla tecnica – durante l’espirazione -  il pensiero di “liberare la mente” e “liberare la voce”, tutto acquisterà più forza.



Uno studio americano spiega perché si prova piacere ascoltando una canzone:
"Migliora l'umore in quanto si attivano i circuiti nervosi che livellano la dopamina"
La musica? Una droga naturale
"Stimola l'ormone del benessere"
LA MUSICA? Una vera e propria droga. In grado di attivare il cervello proprio come uno stimolante chimico e di offrire sensazioni amplificate di piacere, eccitazione o soddisfazione. Provocando, in sostanza, le stesse sensazioni fornite da sesso e droga. Lo sostiene il professore e neuroscienziato Daniel J. Levitin. Che, nello studio "Life Soundtracks", indaga le risposte biologiche del cervello agli stimoli musicali.

Famoso per le sue ricerche nel campo della musica, Levitin insegna all'Universita McGill di Montreal. E proprio qui ha "reclutato" i volontari da sottoporre ai suoi test. Durante la ricerca, l'equipe di Levitin ne ha monitorato le reazioni biochimiche agli stimoli musicali. E ha scoperto che "la musica produce una risposta a tutti gli effetti chimica, grazie alla quale i circuiti nervosi interessati aiutano a modulare i livelli di dopamina, il cosiddetto ormone "del benessere" nel cervello. Proprio come avviene per il sesso e alcune droghe".

Sesso droga e rock'n roll, quindi, è il caso di dirlo. Ma, al contrario della droga, la musica non sembra avere devastanti effetti collaterali. Quando ascoltiamo una canzone che ci piace, si attiva lo stesso meccanismo di ricompensa che si attiva anche quando i giocatori d'azzardo vincono o i tossicodipendenti consumano la loro droga preferita. Replicando lo stesso tipo di sensazioni, la musica attiva nel cervello circuiti associati con il sistema nervoso autonomo e produce reazioni fisiche quali sudorazione, eccitamento sessuale e "brividi lungo la schiena". In molti casi, ne consegue un sentimento di euforia che, secondo Levitin "conferma l'idea di un centro sesso, droga e rock and roll nel cervello".


"L'ipotesi di un centro del genere nel cervello prova che la musica ha una parte preponderante nel creare umori e generare reazioni", spiega il dottor Levitin. "La ricerca mostra che la musica ha effetti precisi sulla fisiologia del corpo, compresi il battito cardiaco, la respirazione, la sudorazione e l'attività mentale. La musica è efficace nel moderare i livelli di eccitazione e concentrazione e aiuta a regolare l'umore con la sua azione sulla chimica naturale del cervello".

(17 luglio 2007 - da Repubblica.it - tecnologia e scienza)

Daniel J. Levitin (San Francisco, 27 dicembre 1957) è uno psicologo cognitivo, neuroscienziato, musicista, e scrittore statunitense.
È attualmente professore di Psicologia e neuroscienze comportamentali alla Università McGill a Montreal in Canada


giovedì 19 settembre 2013

angelica1212.oneminutesite.it

Si propone una nuova Fono-terapia con tecniche vocali, per conoscersi, esprimersi, combattere lo stress, prevenire e porre rimedio a disturbi dell’apparato respiratorio.

«La Holistic Voice Therapy (Terapia Olistica della Voce), può fornire strumenti per l’auto-conoscenza, liberare le emozioni, individuare e trasformare le abitudini negative e riappropriarci della nostra capacità comunicativa e creativa. La Holistic Voice Therapy utilizza tecniche basate su principi della terapia del suono, della medicina energetica e della psicologia junghiana che, attraverso la respirazione, il movimento del corpo, l’uso della voce e della visualizzazione, possono permettere alla persona di prendere consapevolezza della propria esperienza, esplorare e trasformare i propri “blocchi”, sviluppare le proprie capacità espressive e promuovere il benessere e l’armonia psico-fisici».  (Prof. Beatrice Cerotti)

Indirizzato a: persone che desiderano esprimersi meglio e cantare, persone che usano molto la voce, persone con disturbi professionali legati alla voce, quali insegnanti, venditori.

Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: «Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?». «Gridano perché perdono la calma» disse uno di loro. «Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?» disse nuovamente il pensatore. «Bene, gridiamo perché desideriamo che l’altra persona ci ascolti» replicò un altro discepolo. E il maestro tornò a domandare: «allora non è possibile parlargli a voce bassa?».
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore. Allora egli esclamò: «Voi sapete perché si grida contro un’altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l’uno con l’altro. D’altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano .E quando l’amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. È questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano». Infine il pensatore concluse dicendo: «Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare».
Mahatma Gandhi

martedì 17 settembre 2013


In caso di persistente infiammazione alle vie aeree

Per bambini: la propoli! non in soluzione idroalcolica, per i bambini non è adatta, ma in pastiglione tipo caramelle, oppure in compresse solubili in acqua, oppure ancora in scagliette pure da attaccare ad un dentino e dimenticare di avere in bocca.
Per rinforzare il sistema immunitario, per far venire appetito, come cura ricostituente, oppure al mattino a digiuno prima di colazione: pappa reale da mettere una goccia su uno stuzzicadente e poi sotto la lingua dove si assorbe subito!

Per adulti:

Una tisana a base di lichene islandico da bere alla sera, dolcificata con il miele
(abbondate perché è molto amaro).
Lichene d'Islanda - Cetraria islandica
Famiglia delle Parmeliaceae
Origine: Terreni montuosi
parti utilizzate: droga costituita dai talli, che non sono vere foglie: i licheni sono organismi simbiotici derivanti dall'associazione di due individui: un organismo autotrofo, un cianobatterio o un'alga, (per lo più una clorofita), e un fungo.
Costituenti chimici
                 Polisaccaridi;
                 Acido usnico;
                 Acidi lichenici (amari);
                 Mucillagini.
Lichene Islandico In Erboristeria: Proprietà Del Lichene Islandico
L'acido usnico presenta attività battericida e le mucillagini sono dotate di proprietà gastroprotettive. Il lichene d'Islanda può essere utilizzato come antinfiammatorio per gargarismi contro le faringotonsilliti (estratti mucillaginosi).
Controindicazioni
Evitare l'assunzione di lichene islandico in caso di gastrite ed ulcera peptica, per la presenza dei principi amari, oppure in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Lichene Islandico  - Interazioni farmacologiche
                 FANS;
                 farmaci gastrolesivi.


ATTENZIONE: Tisana-infuso o decotto?

La scelta del metodo di preparazione dipende dal principio attivo che si vuole ricavare dalle erbe. Gli oli essenziali sono molto volatili ed evaporerebbero se sottoposti ad ebollizione. Pertanto le erbe aromatiche vanno generalmente preparate in tisana o infuso, come il té, depositandone sull’acqua bollente e lasciandole riposare da 5 a 30’. E' il caso di menta, melissa, verbena, sambuco, artemisia, timo, assenzio, eccetera.
N.B.: per i suffumigi, in cui la parte che deve essere utilizzata è appunto l'evaporazione, le erbe andranno bollite. 
Il decotto è più adatto nel caso di principi attivi forniti da mucillagini, tannini, oli amari o altri elementi meno volatili: si fanno bollire le erbe insieme all'acqua, in genere per un periodo tanto più lungo quanto più queste sono legnose (cortecce, radici, semi duri e foglie non aromatiche come la malva).
La macerazione permette di ottenere più efficacia lasciando le erbe nell'acqua fredda, da 2-3 a 12 ore, prima della bollitura, affinché si inteneriscano e cedano più facilmente i propri principi.  
Questo vale come norma generale. Ci sono poi casi specifici. Ad esempio il contiene sia olii essenziali sia tannini e principi amari: conviene quindi farlo bollire per qualche istante, finché la foglia non s'impregna d'acqua, e poi lasciarlo in infusione piuttosto a lungo.  Delle foglie di senna, un potente lassativo, si possono dosare l'efficacia e l'effetto irritante sull'intestino passando dall'infuso al decotto, buttando le erbe a caldo o a freddo, prolungando  più o meno l'ebollizione (mai oltre i 5’).


A presto, per i successivi approfondimenti!

Lichene islandico

lunedì 16 settembre 2013


Inalazioni con acque termali
Le acque termali si possono inalare direttamente dall’aerosol; in commercio vi sono confezioni che si possono usare per effettuare sciacqui nasali, quelle che mi permetto di indicare sono le acque solforate (acqua termale di Tabiano), utili in caso di affezioni dell’apparato respiratorio.

Inalazioni con oli essenziali
Le inalazioni con oli essenziali come l’eucalipto, il cipresso, il pino e la lavanda (2 gocce nel pentolino d’acqua bollente) sono ottime in caso di raffreddori frequenti e per decongestionare l’apparato respiratorio. Il timo è un antibiotico naturale e fa molto bene contro il mal di gola, anche solo due gocce su un cucchiaino con miele, o in versione unguento per uso esterno.
        
Inalazione con lo zenzero
Due cucchiaini di zenzero fresco tritato,  bollito in una tazza di acqua per qualche minuto e abbiamo subito pronti i vapori da respirare in caso di infiammazioni delle vie respiratorie.

Inalazione con rosmarino
Fare bollire un litro di acqua e dopo aver spento il fuoco aggiungere due cucchiaini di rosmarino fresco. Inalarne i vapori.

Inalazione con aglio e aceto di mele
Tritare 2 spicchi di aglio ed aggiungere un cucchiaio di aceto di mele. Intanto fare bollire mezzo litro di acqua.
Ad ebollizione, spegnere il fuoco, versare nella pentola l’aglio e l’aceto ed inalarne il vapore.

Inalazione con gemme di pino
Fare bollire un litro di acqua e dopo aver spento il fuoco aggiungere un cucchiaio di gemme di pino. Inalarne i vapori.

E quando proprio la voce non vuole tornareGargarismi con aceto e miele!



venerdì 13 settembre 2013


·       Per chi si dedica all'uso della voce
·       Per chi parla o insegna
·       Per chi soffre spesso di raucedine o afonia
·       Per chi vorrebbe imparare a respirare bene
·       Per chi vuol godere dei benefici effetti dell'ossigenazione di corpo e mente
·       Per chi ha bisogno di un momento liberatorio o di relax
·       Per chi vorrebbe trasformare se stesso vibrando e liberando le proprie emozioni
·       Per chi vorrebbe sperimentare l'armonia in sé o con altri
·       Per chi desidera cantare o ama la musica

giovedì 12 settembre 2013

Sei tu nel mondo o il mondo è dentro?


angelica1212@myway.com

Ps: regola n. 1 della mia nonna Maria Carolina: "Pensa bin" cerca di pensare positivo perché il pensiero ha una speciale capacità creatrice. Quindi il mondo è già dentro di noi!
http://angelica1212.oneminutesite.it/


Sono Angelica, mi dedico alla musica da anni, ho studiato Musica classica, alcuni strumenti e infine Canto jazz presso il Centro jazz di Torino; dopo aver avuto gravi disturbi di salute, ed avendo affrontato terapie mediche ed olistiche sulla voce e sul respiro, dopo anni, perfettamente guarita, mi propongo come trainer, avendo fatto della mia voce dapprima uso professionale ed in seguito un uso spirituale; infine, insieme a mio marito Mauro Beccaria ed alcuni cari amici, da anni sono coach di cori. Ho approfondito studi su rebirthing, innerbreathing, work breathing, sound healing e bioenergetica. Nel tempo mi son resa conto che tutto tende all'unicità della persona e quindi bisogna che ci sia sinergia tra il campo medico, quello energetico ed anche quello spirituale: tutto coopera per far sì che la persona stia bene, in salute, energia e spirito.
Vieni a liberare la tua voce! one-two, one-two! Ti aspetto

La voce è la chiave della trasformazione spirituale. (Jill Purce)

RESPIRA-VIBRA-CANTA!
La Holistic Voice Therapy utilizza tecniche basate su principi della terapia del suono e della medicina energetica che, attraverso la respirazione, il movimento del corpo, l’uso della voce e della visualizzazione, permettono alla persona di prendere consapevolezza della propria esperienza interiore, esplorare e trasformare i “blocchi” (a livello fisico, emozionale, mentale e energetico), sviluppare le proprie capacità espressive, creative e comunicative e promuovere il benessere e l’armonia psico-fisici. (Beatrice Celotti)

martedì 10 settembre 2013


Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: «Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?». «Gridano perché perdono la calma» disse uno di loro. «Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?» disse nuovamente il pensatore. «Bene, gridiamo perché desideriamo che l’altra persona ci ascolti» replicò un altro discepolo. E il maestro tornò a domandare: «allora non è possibile parlargli a voce bassa?».
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore. Allora egli esclamò: «Voi sapete perché si grida contro un’altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l’uno con l’altro. D’altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano solamente sussurrano .E quando l’amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. È questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano». Infine il pensatore concluse dicendo: «Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare».
Mahatma Gandhi


  • Di respirare e vibrare non possiamo fare a meno!
  • Immettiamo abbastanza aria nel nostro corpo?
  • Facciamo sì che anche le immagini nella nostra mente siano "ventilate"?
  • Sappiamo tecnicamente respirare usando il diaframma o alziamo le spalle?
  • Alziamo le spalle anche di fronte allo stress?
  • I muscoli del nostro collo sono serrati e ci soffocano come un cappio?
  • E se provassimo a rilassarli ed a rilassarci?
  • E se provassimo a lasciar scorrere dentro la vibrazione vitale in sintonia col respiro?
  • E se infine provassimo con un coach o insieme ad altre persone ad essere in armonia?
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iniziamo: one-two, one-two

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