A cura di BenEssere e dintorni!
Presentazione il 15/10 h 5 p.m. per i corsi di educazione di base al
respiro ed alla voce, per bimbi da 5 a 105 anni, dal giocattolaio
Giorgio di "Pensa a giocare", via del Pino 56 Pinerolo.
Da novembre
a Torino, seminario "Libera la voce", presso la casa editrice Cartman
in via Massimo D'Azeglio 102 Torino. Vi aspetto.
venerdì 27 settembre 2013
A cura di BenEssere e dintorni!
Presentazione il 15/10 h 5 p.m. per i corsi di educazione di base al respiro ed alla voce, per bimbi da 5 a 105 anni, dal giocattolaio Giorgio di "Pensa a giocare", via del Pino 56 Pinerolo.
Da novembre a Torino, seminario "Libera la voce", presso la casa editrice Cartman in via Massimo D'Azeglio 102 Torino. Vi aspetto.
Presentazione il 15/10 h 5 p.m. per i corsi di educazione di base al respiro ed alla voce, per bimbi da 5 a 105 anni, dal giocattolaio Giorgio di "Pensa a giocare", via del Pino 56 Pinerolo.
Da novembre a Torino, seminario "Libera la voce", presso la casa editrice Cartman in via Massimo D'Azeglio 102 Torino. Vi aspetto.
lunedì 23 settembre 2013
Sollievo al mal di gola
Un rimedio antico, che ha
scopo il fine di riequilibrare le mucose, ma ormai poco noto o si cui si è
dimenticato l’uso tranne che per la disinfezione gengivale o dentale, è lo sciacquo.
E’ un ottimo aiuto per dar sollievo alle affezioni dell’apparato respiratorio,
dando risultati da subito, con ingredienti facili da reperire ed a costo zero.
Lo sciacquo consiste nel mettere in bocca una piccola
quantità di liquido, agitando bene o gargarizzando ma senza deglutire, per
pochi minuti.
Oltre al fatto che quando si
è raffreddati fa molto bene bere acqua…Lo sciacquo più semplice può essere
fatto con acqua tiepida in cui si è sciolto un pizzico di bicarbonato di sodio.
Anche l’acqua fresca con poche gocce di limone è ottima per riequilibrare il ph
interno della bocca e della gola. Il limone è un toccasana per le sue tante
proprietà, ma quel che pochi sanno è che se il sapore è acido, in realtà nel
corpo non lo è, e riporta al ph giusto gli ambienti acidi, ossia agisce al
contrario di quel che sembrerebbe.
E’ una buona soluzione fare
sciacqui anche con acque
termali: esistono in commercio dei flaconi con cui si può fare uno
sciacquo che fa scorrere l’acqua dal naso alla gola con benefici effetti sul
raffreddore.
Per le forti infiammazioni di
gola la propoli
è una soluzione molto efficace. Si può trovare naturale, in scagliette ed è la
più efficace, da tenere in bocca con pazienza in attesa che si sciolga, ma
siccome non succederà, facilmente finirà inghiottita; essendo difficile da
sciogliere, la si trova in soluzione idroalcolica, non adatta ai bambini,
mentre sono ben accette le pasticche effervescenti o le caramelle di vario
genere. Altrettanto utile – ma da non esagerare – la liquirizia, di cui faremo un
approfondimento migliore in seguito.
Uno sciacquo che consiglio
vivamente, perché abbastanza gradevole ed efficace, è fatto con acqua in cui si
è fatta infusione di equiseto, anche noto come “erba cavallina”, che cresce
spontaneo nei nostri prati, nei terreni umidi, e che ha proprietà astringenti
utili per contrastare le infiammazioni delle mucose.
Equiseto
- Equisetum arvense
Famiglia
delle equisetaceae
Pianta
spontanea
Si usano i
fusti
Costituenti
chimici
• Silice;
•
Flavonoidi (isoquercetina);
• Tannini;
• Saponine;
• Acidi
organici;
•
Fitosteroli;
• Sali
minerali (potassio, calcio, magnesio, zinco);
• Vitamine;
• Tracce di
alcaloidi.
Equiseto
In Erboristeria: Proprietà Dell'equiseto
L'equiseto,
per il suo alto contenuto in silice e minerali, è utilizzato per le sue
proprietà diuretiche e rimineralizzanti, soprattutto per il tessuto osseo;
inoltre, favorisce l'accrescimento osseo, la dentizione e la crescita di unghie
e capelli. La moderna fitoterapia utilizza l'equiseto sotto forma di estratti
standardizzati in silicio elettivamente nella prevenzione e nella cura
dell'osteoporosi, mentre a scopo diuretico può essere utilizzato lo stesso
estratto fluido.
L'equiseto
è piuttosto utile nel trattamento coadiuvante delle smagliature cutanee, grazie
alle sue proprietà rassodanti, leviganti ed elasticizzanti.
Considerate
le proprietà astringenti, l'equiseto può essere utilizzato come base per
lavaggi per palpebre arossate, colliri per le congiuntive infiammate, sciacqui
e gargarismi per le mucose della bocca e della gola.
Controindicazioni
Non usare
estratti a base di equiseto in caso di insufficienza renale od ipersensibilità
accertata verso uno o più componenti.
Equiseto:
interazioni farmacologiche
• possibili
interazioni con diuretici e cardioattivi per ipopotassiemia;
• tiamina:
l'equiseto, ma solo negli animali, ha dimostrato un effetto antitiamina
(vitamina B1).
venerdì 20 settembre 2013
Un regalo per i cibernauti, la lezione n. 1
Che cosa ci permette di
vivere? Respirare.
Anche teologicamente, nella
Genesi, il dono della vita all’uomo arriva attraverso il soffio divino. Quanto
e più del battito cardiaco.
Il primo pensiero rivolto ad
un neonato, o la prima domanda che fa una partoriente all’ostetrica è: “piange?”.
Perché se piange significa che
respira, significa che i polmoni hanno reagito al primo ingresso dell’aria
negli alveoli e garantiranno il rifornimento dell’ossigeno in tutto il corpo
attraverso l’emoglobina.
Ricordiamoci che possiamo
stare senza mangiare e senza bere per un po’ di tempo, ma senza ossigeno il
nostro cervello va gradualmente in necrosi.
Pensiamo che respirare sia
un’azione spontanea e così è. Ma non sempre la svolgiamo in modo corretto, per
vizi comportamentali, maschere assunte in età adulta, problemi psicologici,
tensioni. Spesso, anche nel caso degli sportivi, non immettiamo abbastanza
ossigeno nel nostro corpo.
Per questa ragione, la prima
cosa che si deve imparare per star bene, e soprattutto quando si fa un uso particolare della voce, e del
respiro, quando si suona uno strumento a fiato e altrettanto quando si canta, è
la respirazione
diaframmatica - ossia
la respirazione usando il muscolo del diaframma, il muscolo a forma cuscino
posto tra cassa toracica e organi sottostanti - un’ottima antica tecnica,
spontanea in alcuni individui, specialmente nei maschi, utilizzata in Oriente
per facilitare, il rilassamento, la meditazione e la concentrazione ed in
Occidente per aiutare in caso di affezioni all’apparato respiratorio oltre che
a dolori mestruali e sindromi all’apparato digerente.
Come comprendere se si
respira correttamente?
Prova n. 1 - Da coricati, su un tappetino, gambe lievemente
piegate e divaricate, una copertina o un cuscino piatto sotto la schiena
nell’incavo naturale, un libro appoggiato sulla bocca dello stomaco e provare a
respirare normalmente: se il libro si solleva ad ogni inspirazione (ossia
immissione di aria nei polmoni): ok!
Troppo complicato?
Prova n. 2 - Guardiamoci allo specchio. Dimentichiamo di avere
collo, mento, spalle e muscoli correlati, sciogliamoci un poco, liberamente.
Facciamo un profondo respiro. Le spalle si sollevano nell’inspirazione?
SBAGLIATO!
La respirazione diaframmatica consiste nell’abbassare il
diaframma quando si immette aria, e di conseguenza gonfiare la pancia. Quando
si espelle l’aria, nell’espirazione dunque, la pancia si sgonfia e il diaframma
risale verso i polmoni, svuotandoli. In tutto ciò le spalle non si muovono.
La postura di partenza per respirare eretti
– ed anche per cantare - è: gambe lievemente divaricate e piegate, poggiando
morbidi sulle ginocchia, ed i piedi rivolti in avanti un po’ aperti,
assecondando le forme naturali della nostra colonna vertebrale.
• 1) Il primo esercizio lo
chiamere “il respiro
di Orr” (studioso di rebirthing e innerbreathing). Consiste nel fare 3-4 respiri liberi senza pensarci troppo, e, per
l’ultimo, sgonfiare bene pancia e polmoni, anche piegandoci un poco su noi
stessi, quindi il successivo
immettere molta aria nel nostro torace stando dritti ma gonfiando la pancia. Si svuota lentissimamente, emettendo un “oh” sul tono più basso che riusciamo a
prendere senza forzare e con un volume molto basso: questa è la mia variazione
personale, che serve a massaggiare facendo vibrare lentamente le corde vocali.
• 2) Il secondo esercizio -
si può fare in qualsiasi momento – lo chiamerei “la respirazione quadrata”: visualizzando i lati di un
quadrato di fronte a noi, lasciandovi fluttuare la mente, inspirare contando
lentamente fino a 5; seguono 5 secondi di apnea; dopo espirare lentamente
sempre contando fino a 5; seguono 5 secondi di apnea. Ricominciare tutto da
capo.
Attenzione: come in montagna
o nuotando, si
inspira con il naso e si espira con la bocca.
Questi tipi di esercizio si
può fare da soli; i medesimi ma con alcune variazioni che spiegherei in altre
sedi, fatti in seduta sul tappetino essendo monitorati, possono diventare una
vera e propria tecnica di cura.
Se aggiungiamo alla tecnica – durante l’espirazione
- il pensiero di “liberare la
mente” e “liberare la voce”, tutto acquisterà più forza.
Uno
studio americano spiega perché si prova piacere ascoltando una canzone:
"Migliora
l'umore in quanto si attivano i circuiti nervosi che livellano la
dopamina"
La musica? Una droga naturale
"Stimola
l'ormone del benessere"
LA
MUSICA? Una vera e propria droga. In grado di attivare il cervello proprio come
uno stimolante chimico e di offrire sensazioni amplificate di piacere,
eccitazione o soddisfazione. Provocando, in sostanza, le stesse sensazioni
fornite da sesso e droga. Lo sostiene il professore e neuroscienziato Daniel J.
Levitin. Che, nello studio "Life Soundtracks", indaga le risposte
biologiche del cervello agli stimoli musicali.
Famoso
per le sue ricerche nel campo della musica, Levitin insegna all'Universita
McGill di Montreal. E proprio qui ha "reclutato" i volontari da
sottoporre ai suoi test. Durante la ricerca, l'equipe di Levitin ne ha
monitorato le reazioni biochimiche agli stimoli musicali. E ha scoperto che
"la musica produce una risposta a tutti gli effetti chimica, grazie alla
quale i circuiti nervosi interessati aiutano a modulare i livelli di dopamina,
il cosiddetto ormone "del benessere" nel cervello. Proprio come
avviene per il sesso e alcune droghe".
Sesso
droga e rock'n roll, quindi, è il caso di dirlo. Ma, al contrario della droga,
la musica non sembra avere devastanti effetti collaterali. Quando ascoltiamo
una canzone che ci piace, si attiva lo stesso meccanismo di ricompensa che si
attiva anche quando i giocatori d'azzardo vincono o i tossicodipendenti
consumano la loro droga preferita. Replicando lo stesso tipo di sensazioni, la
musica attiva nel cervello circuiti associati con il sistema nervoso autonomo e
produce reazioni fisiche quali sudorazione, eccitamento sessuale e
"brividi lungo la schiena". In molti casi, ne consegue un sentimento
di euforia che, secondo Levitin "conferma l'idea di un centro sesso, droga
e rock and roll nel cervello".
"L'ipotesi
di un centro del genere nel cervello prova che la musica ha una parte
preponderante nel creare umori e generare reazioni", spiega il dottor
Levitin. "La ricerca mostra che la musica ha effetti precisi sulla
fisiologia del corpo, compresi il battito cardiaco, la respirazione, la
sudorazione e l'attività mentale. La musica è efficace nel moderare i livelli
di eccitazione e concentrazione e aiuta a regolare l'umore con la sua azione
sulla chimica naturale del cervello".
(17
luglio 2007 - da Repubblica.it - tecnologia e scienza)
Daniel J. Levitin (San Francisco, 27 dicembre 1957) è uno psicologo cognitivo, neuroscienziato, musicista, e scrittore statunitense.
È attualmente professore di
Psicologia e neuroscienze comportamentali alla Università
McGill a Montreal in Canada
giovedì 19 settembre 2013
Si propone una nuova
Fono-terapia con tecniche vocali, per conoscersi, esprimersi, combattere lo
stress, prevenire e porre rimedio a disturbi dell’apparato respiratorio.
«La Holistic
Voice Therapy (Terapia
Olistica della Voce), può fornire strumenti per l’auto-conoscenza, liberare le
emozioni, individuare e trasformare le abitudini negative e riappropriarci
della nostra capacità comunicativa e creativa. La Holistic Voice Therapy
utilizza tecniche basate su principi della terapia del suono, della medicina energetica
e della psicologia junghiana che, attraverso la respirazione, il movimento del
corpo, l’uso della voce e della visualizzazione, possono permettere alla
persona di prendere consapevolezza della propria esperienza, esplorare e
trasformare i propri “blocchi”, sviluppare le proprie capacità espressive e
promuovere il benessere e l’armonia psico-fisici». (Prof. Beatrice Cerotti)
Indirizzato a: persone che
desiderano esprimersi meglio e cantare, persone che usano molto la voce,
persone con disturbi professionali legati alla voce, quali insegnanti,
venditori.
Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai
suoi discepoli: «Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?». «Gridano
perché perdono la calma» disse uno di loro. «Ma perché gridare se la persona
sta al suo lato?» disse nuovamente il pensatore. «Bene, gridiamo perché
desideriamo che l’altra persona ci ascolti» replicò un altro discepolo. E il
maestro tornò a domandare: «allora non è possibile parlargli a voce bassa?».
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il
pensatore. Allora egli esclamò: «Voi sapete perché si grida contro un’altra
persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono
arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza
bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più
forte dovranno gridare per sentirsi l’uno con l’altro. D’altra parte, che
succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano
soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra
loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano
solamente sussurrano .E quando l’amore è più intenso non è necessario nemmeno
sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. È questo che accade
quando due persone che si amano si avvicinano». Infine il pensatore concluse
dicendo: «Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si
allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà
un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada
per tornare».
Mahatma Gandhi
martedì 17 settembre 2013
In caso di
persistente infiammazione alle vie aeree
Per
bambini: la propoli!
non in soluzione idroalcolica, per i bambini non è adatta, ma in pastiglione
tipo caramelle, oppure in compresse solubili in acqua, oppure ancora in
scagliette pure da attaccare ad un dentino e dimenticare di avere in bocca.
Per
rinforzare il sistema immunitario, per far venire appetito, come cura
ricostituente, oppure al mattino a digiuno prima di colazione: pappa reale
da mettere una goccia su uno stuzzicadente e poi sotto la lingua dove si
assorbe subito!
Per adulti:
Una tisana
a base di lichene
islandico da bere alla sera, dolcificata con il miele
(abbondate
perché è molto amaro).
Lichene
d'Islanda - Cetraria
islandica
Famiglia
delle Parmeliaceae
Origine:
Terreni montuosi
parti
utilizzate: droga costituita dai talli, che non sono vere foglie: i licheni sono organismi simbiotici derivanti dall'associazione di due individui: un organismo
autotrofo, un cianobatterio o un'alga, (per lo più una clorofita), e un fungo.
Costituenti
chimici
• Polisaccaridi;
• Acido
usnico;
• Acidi
lichenici (amari);
• Mucillagini.
Lichene
Islandico In Erboristeria: Proprietà Del Lichene Islandico
L'acido
usnico presenta attività battericida e le mucillagini sono dotate di proprietà
gastroprotettive. Il lichene d'Islanda può essere utilizzato come
antinfiammatorio per gargarismi contro le faringotonsilliti (estratti
mucillaginosi).
Controindicazioni
Evitare
l'assunzione di lichene islandico in caso di gastrite ed ulcera peptica, per la
presenza dei principi amari, oppure in caso di ipersensibilità accertata verso
uno o più componenti.
Lichene
Islandico - Interazioni
farmacologiche
• FANS;
• farmaci
gastrolesivi.
ATTENZIONE: Tisana-infuso o
decotto?
La scelta
del metodo di preparazione dipende dal principio attivo che si vuole ricavare
dalle erbe. Gli oli essenziali sono molto volatili ed evaporerebbero se
sottoposti ad ebollizione. Pertanto le erbe aromatiche vanno generalmente
preparate in tisana
o infuso,
come il té, depositandone sull’acqua bollente e lasciandole riposare da 5 a
30’. E' il caso di menta, melissa, verbena, sambuco, artemisia, timo, assenzio,
eccetera.
N.B.: per
i suffumigi,
in cui la parte che deve essere utilizzata è appunto l'evaporazione, le erbe
andranno bollite.
Il decotto è
più adatto nel caso di principi attivi forniti da mucillagini, tannini, oli
amari o altri elementi meno volatili: si fanno bollire le erbe insieme
all'acqua, in genere per un periodo tanto più lungo quanto più queste sono
legnose (cortecce, radici, semi duri e foglie non aromatiche come la malva).
La macerazione
permette di ottenere più efficacia lasciando le erbe nell'acqua fredda, da 2-3
a 12 ore, prima della bollitura, affinché si inteneriscano e cedano più
facilmente i propri principi.
Questo
vale come norma generale. Ci sono poi casi specifici. Ad esempio il contiene
sia olii essenziali sia tannini e principi amari: conviene quindi farlo bollire
per qualche istante, finché la foglia non s'impregna d'acqua, e poi lasciarlo
in infusione piuttosto a lungo. Delle foglie di senna, un potente
lassativo, si possono dosare l'efficacia e l'effetto irritante sull'intestino
passando dall'infuso
al decotto,
buttando le erbe a caldo o a freddo, prolungando più o meno l'ebollizione
(mai oltre i 5’).
A
presto, per i successivi approfondimenti!
Lichene islandico
lunedì 16 settembre 2013
Inalazioni con acque
termali
Le acque termali si possono
inalare direttamente dall’aerosol; in commercio vi sono confezioni che si
possono usare per effettuare sciacqui nasali, quelle che mi permetto di
indicare sono le acque solforate (acqua termale di Tabiano), utili in caso di
affezioni dell’apparato respiratorio.
Inalazioni con oli
essenziali
Le inalazioni con oli
essenziali come l’eucalipto, il cipresso, il pino e la lavanda (2 gocce nel
pentolino d’acqua bollente) sono ottime in caso di raffreddori frequenti e per
decongestionare l’apparato respiratorio. Il timo è un antibiotico naturale e fa
molto bene contro il mal di gola, anche solo due gocce su un cucchiaino con
miele, o in versione unguento per uso esterno.
Inalazione con lo zenzero
Due cucchiaini di zenzero
fresco tritato, bollito in una tazza di acqua per qualche minuto e
abbiamo subito pronti i vapori da respirare in caso di infiammazioni delle vie
respiratorie.
Inalazione con rosmarino
Fare bollire un litro di
acqua e dopo aver spento il fuoco aggiungere due cucchiaini di rosmarino
fresco. Inalarne i vapori.
Inalazione con aglio
e aceto di mele
Tritare 2 spicchi di aglio ed
aggiungere un cucchiaio di aceto di mele. Intanto fare bollire mezzo litro di
acqua.
Ad ebollizione, spegnere il fuoco,
versare nella pentola l’aglio e l’aceto ed inalarne il vapore.
Inalazione con gemme
di pino
Fare bollire un litro di
acqua e dopo aver spento il fuoco aggiungere un cucchiaio di gemme di pino.
Inalarne i vapori.
E quando proprio la voce
non vuole tornare… Gargarismi con
aceto e miele!
venerdì 13 settembre 2013
·
Per chi si dedica all'uso
della voce
·
Per chi parla
o insegna
·
Per chi soffre spesso
di raucedine o afonia
·
Per chi vorrebbe
imparare a respirare bene
·
Per chi vuol godere dei
benefici effetti dell'ossigenazione di corpo e mente
·
Per chi ha bisogno di
un momento liberatorio o di relax
·
Per chi vorrebbe trasformare
se stesso vibrando e liberando le proprie emozioni
·
Per chi vorrebbe
sperimentare l'armonia in sé o con altri
·
Per chi desidera cantare
o ama la musica
giovedì 12 settembre 2013
Sei tu nel mondo o il mondo è dentro?
angelica1212@myway.com
Ps: regola n. 1 della mia nonna Maria Carolina: "Pensa bin" cerca di pensare positivo perché il pensiero ha una speciale capacità creatrice. Quindi il mondo è già dentro di noi!
http://angelica1212.oneminutesite.it/
Sono Angelica, mi dedico alla musica da anni, ho studiato Musica classica, alcuni strumenti e infine Canto jazz presso il Centro jazz di Torino; dopo aver avuto gravi disturbi di salute, ed avendo affrontato terapie mediche ed olistiche sulla voce e sul respiro, dopo anni, perfettamente guarita, mi propongo come trainer, avendo fatto della mia voce dapprima uso professionale ed in seguito un uso spirituale; infine, insieme a mio marito Mauro Beccaria ed alcuni cari amici, da anni sono coach di cori. Ho approfondito studi su rebirthing, innerbreathing, work breathing, sound healing e bioenergetica. Nel tempo mi son resa conto che tutto tende all'unicità della persona e quindi bisogna che ci sia sinergia tra il campo medico, quello energetico ed anche quello spirituale: tutto coopera per far sì che la persona stia bene, in salute, energia e spirito.
Sono Angelica, mi dedico alla musica da anni, ho studiato Musica classica, alcuni strumenti e infine Canto jazz presso il Centro jazz di Torino; dopo aver avuto gravi disturbi di salute, ed avendo affrontato terapie mediche ed olistiche sulla voce e sul respiro, dopo anni, perfettamente guarita, mi propongo come trainer, avendo fatto della mia voce dapprima uso professionale ed in seguito un uso spirituale; infine, insieme a mio marito Mauro Beccaria ed alcuni cari amici, da anni sono coach di cori. Ho approfondito studi su rebirthing, innerbreathing, work breathing, sound healing e bioenergetica. Nel tempo mi son resa conto che tutto tende all'unicità della persona e quindi bisogna che ci sia sinergia tra il campo medico, quello energetico ed anche quello spirituale: tutto coopera per far sì che la persona stia bene, in salute, energia e spirito.
Vieni a liberare la tua voce! one-two, one-two! Ti aspetto
La voce è la chiave della trasformazione spirituale. (Jill Purce)
RESPIRA-VIBRA-CANTA!
La Holistic Voice Therapy utilizza tecniche basate su principi della terapia del suono e della medicina energetica che, attraverso la respirazione, il movimento del corpo, l’uso della voce e della visualizzazione, permettono alla persona di prendere consapevolezza della propria esperienza interiore, esplorare e trasformare i “blocchi” (a livello fisico, emozionale, mentale e energetico), sviluppare le proprie capacità espressive, creative e comunicative e promuovere il benessere e l’armonia psico-fisici. (Beatrice Celotti)
La Holistic Voice Therapy utilizza tecniche basate su principi della terapia del suono e della medicina energetica che, attraverso la respirazione, il movimento del corpo, l’uso della voce e della visualizzazione, permettono alla persona di prendere consapevolezza della propria esperienza interiore, esplorare e trasformare i “blocchi” (a livello fisico, emozionale, mentale e energetico), sviluppare le proprie capacità espressive, creative e comunicative e promuovere il benessere e l’armonia psico-fisici. (Beatrice Celotti)
martedì 10 settembre 2013
Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai
suoi discepoli: «Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?». «Gridano
perché perdono la calma» disse uno di loro. «Ma perché gridare se la persona
sta al suo lato?» disse nuovamente il pensatore. «Bene, gridiamo perché
desideriamo che l’altra persona ci ascolti» replicò un altro discepolo. E il
maestro tornò a domandare: «allora non è possibile parlargli a voce bassa?».
Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il
pensatore. Allora egli esclamò: «Voi sapete perché si grida contro un’altra
persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono
arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza
bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più
forte dovranno gridare per sentirsi l’uno con l’altro. D’altra parte, che
succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano
soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra
loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano
solamente sussurrano .E quando l’amore è più intenso non è necessario nemmeno
sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. È questo che accade
quando due persone che si amano si avvicinano». Infine il pensatore concluse
dicendo: «Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si
allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà
un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada
per tornare».
Mahatma Gandhi
- Di respirare e vibrare non
possiamo fare a meno!
- Immettiamo abbastanza aria nel nostro corpo?
- Facciamo sì che anche le immagini nella nostra
mente siano "ventilate"?
- Sappiamo tecnicamente respirare usando il diaframma
o alziamo le spalle?
- Alziamo le spalle anche di fronte allo stress?
- I muscoli del nostro collo sono serrati e ci soffocano
come un cappio?
- E se provassimo a rilassarli ed a rilassarci?
- E se provassimo a lasciar scorrere dentro la
vibrazione vitale in sintonia col respiro?
- E se infine provassimo con un coach o insieme ad altre persone ad
essere in armonia?
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