martedì 22 agosto 2017

Quando capita che ci si accorge dopo di qualcosa che si è fatto…

Grazie all'esperienza con la scuola di counselling La Commedia sto accorgendomi di quanta totale inconsapevolezza mi ha accompagnato e tutt'ora fa parte della mia vita… per non parlare di quante volte più o meno volontariamente mi "assento" dalla realtà.
E a voi quante volte è capitato di accorgervi dopo di quello che avevate fatto?
Con le nostre azioni urtiamo, senza accorgercene, i sentimenti di qualcun altro e le conseguenze diventano visibili solo più tardi.
Si chiama "ritardo temporale".
Annebbia la comprensione di come abbiamo contribuito a creare il problema a cui, in seguito, cercheremo di portare rimedio.
La tecnologia virtuale produce inoltre un effetto dis-inibitorio.
Alcune delle nostre abilità sociali si basano sul contatto visivo per cui quando siamo in una relazione virtuale non riusciamo a mantenere attive queste capacità. La nostra struttura neurologica è costruita sulle interazioni facca a faccia e non sulle e.mail o sugli sms o whatsapp. Quando siamo in una relazione reale il nostro cervello legge i messaggi corporei e non verbali e li utilizza per comprendere in maniera più articolata la comunicazione che, come sappiamo è fatta per il 15% di contenuto verbale e per il restante 85% di contenuto non verbale. Se siamo in una comunicazione virtuale il nostro cervello perde la possibilità di leggere questi messaggi ed è meno in grado di stare in un corretto processo di decision making.
La cyber disinibizione comporta che le emozioni vadano fuori controllo. Se siamo irritati, cosa che normalmente riusciremmo a controllare, in maniera virtuale diventiamo invece una furia emotiva. E se questo accade ad un adulto, per un adolescente – che attraversa una fase a basso controllo emotivo – diventa ancora più difficile.
Cosa fare? stacchiamo un attimo: prendersi una pausa prima di inviare un messaggio per "sentire" la persona che lo riceverà e immaginare come è probabile che si senta e quali possono essere le sue intenzioni. Aiutare a sviluppare consapevolezza rispetto ai processi di decisione. Aiutare a rispondere riflessivamente, sono tutti mezzi che possono migliorare l’uso della tecnologia.
E poi direi: incontriamoci, parliamoci, abbracciamoci, litighiamo pure!

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