Grazie all'esperienza con la scuola di counselling La Commedia sto accorgendomi di quanta totale inconsapevolezza mi ha accompagnato e tutt'ora fa parte della mia vita… per non parlare di quante volte più o meno volontariamente mi "assento" dalla realtà.
E a voi quante volte è capitato di accorgervi dopo di quello che avevate
fatto?
Con le nostre azioni urtiamo, senza accorgercene, i
sentimenti di qualcun altro e le conseguenze diventano visibili solo più
tardi.
Si chiama "ritardo temporale".
Annebbia la comprensione
di come abbiamo contribuito a creare il problema a cui, in seguito,
cercheremo di portare rimedio.
La tecnologia virtuale produce inoltre un effetto dis-inibitorio.
Alcune delle nostre abilità sociali si basano sul contatto visivo per cui
quando siamo in una relazione virtuale non riusciamo a mantenere attive
queste capacità. La nostra struttura neurologica è costruita sulle
interazioni facca a faccia e non sulle e.mail o sugli sms o whatsapp.
Quando siamo in una relazione reale il nostro cervello legge i messaggi
corporei e non verbali e li utilizza per comprendere in maniera più
articolata la comunicazione che, come sappiamo è fatta per il 15% di
contenuto verbale e per il restante 85% di contenuto non verbale.
Se siamo in una comunicazione virtuale il nostro cervello perde la
possibilità di leggere questi messaggi ed è meno in grado di stare in un
corretto processo di decision making.
La cyber disinibizione comporta che le emozioni vadano fuori
controllo. Se siamo irritati, cosa che normalmente riusciremmo a
controllare, in maniera virtuale diventiamo invece una furia emotiva. E
se questo accade ad un adulto, per un adolescente – che attraversa una
fase a basso controllo emotivo – diventa ancora più difficile.
Cosa fare? stacchiamo un attimo: prendersi una pausa prima di
inviare un messaggio per "sentire" la persona che lo
riceverà e immaginare come è probabile che si senta e quali possono
essere le sue intenzioni. Aiutare a sviluppare consapevolezza rispetto
ai processi di decisione. Aiutare a rispondere riflessivamente, sono
tutti mezzi che possono migliorare l’uso della tecnologia.
E poi direi: incontriamoci, parliamoci, abbracciamoci, litighiamo pure!
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