lunedì 31 marzo 2014

Il canto degli uccelli



https://www.youtube.com/embed/REP4S0uqEOc

Ho detto di recente ai miei allievi: gli esseri umani possono attraverso il canto comunicare concetti, poesia, emozioni, non solo (si fa per dire) vibrazioni attraverso la musica.
Ma se guardate questo video....

sabato 29 marzo 2014

Canto terapeutico: il suono WUN giapponese

angelica1212.oneminutesite.it

Martedì abbiamo lavorato sulle sillabe tibetane e su un suono giapponese molto particolare.
Il suon "WUN" si radica nella terra, risale lungo la ns colonna e si espande oltre la corona.
E' un suono curativo di grandi potenzialità. Viene emesso nel registro più grave, protundendo le labbra e lasciandole vibrare, facendo sì che la vibrazione risuoni dentro di noi, immaginando lo scorrere dell'energia nel nostro interno, visualizzando ogni canale, ogni ansa, ogni passaggio e lasciando fluire.
Volete provarne un'applicazione semplice e specifica?
Per il singhiozzo: avvicinate il palmo della mano alla bocca, e proprio sul centro del palmo cantare "WUN" sottovoce…
Fatemi sapere!
Buonissimo fine settimana!

giovedì 20 marzo 2014

Come preparare un anti-tosse: buonissimo

Sentivo poco fa la mia amica Cinzia tossire come un cavallo (ma si dice? bò) e mi scriveva Stefano che finalmente è riuscito a riposare, penso fosse disturbato dalla tosse pure lui! Così ho ricordato un'altra straordinaria ricetta di mia nonna Maria Carolina, la maga delle tisane, e che condivido volentieri:
lo sciroppo di rape!
Devono essere mondate ed affettate crude, adagiate su un piatto fondo e ricoperte di zucchero; nel giro di poche ore buttano fuori il loro sciroppo già bell'e pronto, buonissimo da bere, e potente mucolitico.
In alternativa si possono centrifugare le fettine con un cucchiaino di miele.

La rapa bianca viene raccolta in questa stagione oppure in autunno, ha un costo molto accessibile, ma è poco conosciuta in cucina, eppure fa bene, è depurativa e facile da preparare come contorno, anche solo al vapore in insalata.
Un etto di rape contiene 18 kilocalorie, 1 g di proteine, 0 grassi, 3,8 g di carboidrati, un po' di vitamina B2 e di Calcio. Ottime le rape saltate con olio d'oliva con le patate, secondo la ricetta della mia super suocera Giovanna, magari speziate, con erbette con un pochino d'aglio!
angelica1212.oneminutesite.it

martedì 18 marzo 2014

Genzianella: colore meraviglioso e proprietà terapeutiche

La straordinaria primavera in anticipo porta la fioritura di specie delle nostre montagne, fiorellini davvero incantevoli dalle preziose qualità.
Questa è la genzianella (in una foto di un caro amico e grande esperto, Paulo Rocha Monteiro).
Contiene le stesse proprietà della Genziana maggiore, quella dal fiore giallo ma più rara da trovare.
Sono utilizzabili proprio in questa stagione, con le febbri dovute ai cambiamenti di temperatura, ai disturbi di stomaco passeggeri.
Come?
Preparando un decotto della radice con 2 g della medesima per 100 ml di acqua, facendolo bollire lentamente una mezz'oretta (ed aggiungendo un poco d'acqua eventualmente), e bevendone una tazzina prima di pranzo e di cena,
Se ne può fare anche una tintura (200 g per 100 ml di alcool a 60°, al macero per 8 giorni) e prendendone mezzo cucchiaino prima dei pasti.
Essendo molto amara aggiungiamoci dell'ottimo miele di montagna.
 angelica1212.oneminutesite.it

sabato 8 marzo 2014

A tutte le donne ed anche all'altra metà del cielo...

Vi invito a volervi bene, a volere bene. E' la migliore cura, il migliore augurio per voi stessi e per il mondo.

Vi ringrazio degli auguri e ricambio con un disegno che in questo momento molto mi rappresenta: sono in bici, l'aria è limpida e i prati già verdi con nuovi fiori, e in me c'è sempre la me-stessa bambina
«Ogni volta che mi metto “contro” qualcosa, do ad essa energia e la rendo più forte. Ogni volta che mi metto “a favore” di qualcosa, per lo stesso meccanismo, lo rafforzo.
Per questo motivo, ho smesso di lottare contro la guerra, l’ingiustizia e il dolore.
Mi limito a mettere tutta la mia energia a favore della pace e dell'armonia, della giustizia e della compassione, del benessere e della serenità.
E da quando faccio così, ritengo, sono molto più utile a me stessa ed agli altri».

venerdì 28 febbraio 2014

L'oca, il canto ed i sogni


Due giorni fa vi ho insegnato un canto terapeutico il cui suono corrisponde ad una parola in sanscrito che significa oca selvatica "Ham-Sah"; stanotte ho sognato un'oca bianca, bella, grandissima che mi sorvolava, con lo sguardo buono e mi ha abbracciata con affetto e persino giocherellato con me; ho tuffato il viso nelle sue piume del petto e mi son sentita protetta. Vi lascio la sensazione dolce che ho sentito insieme a queste info.

Nell’antico Egitto, Amon o Ammone è il dio dell'Oltretomba, il dio nascosto, dal copricapo con due lunghe piume d'oca, ma anche il dio tutelare di Tebe, associato a Ra, il dio del sole, superiore a tutti; aveva due animali sacri: l’ariete e l’oca. Così, se il Faraone fu identificato con Amon-Ra, e dunque con il Sole, la sua anima fu rappresentata sotto forma di un’oca, perché l’oca è il sole uscito dall’uovo primordiale.  L’oca era pertanto una specie di angelo, ossia di messaggero tra il cielo e la terra, tra gli dei e gli uomini.
Un’altra associazione invece, è fatta con il Gran Visir, il primo rango nella gerarchia del governo egiziano subito dopo il Faraone. Il Gran Visir era anche soprannominato “porta-ventaglio del re” oppure “porta-stendardo di sua maestà o signore dei Granai del Basso e dell’Alto Egitto”, (=ministro delle Finanze!).
Il Gran Visir rappresenta il messaggero del re, dio vivente in terra. Per scrivere il suo nome, si utilizzava l’ideogramma dell’oca, seguito da quello del pane quotidiano e del visir stesso.
Nell’Impero romano, l’oca era una rappresentazione di Giunone, sorella e sposa di Giove, coppia equivalente agli dei greci Era e Zeus. A Roma esisteva una dea oracolare, Iuno, il cui animale tutelare era l’oca e i Romani, per ingraziarsi la dea, allevavano le oche all’interno del suo tempio.
Secondo quanto ci tramanda Plinio il vecchio nel paragrafo XXVI del libro X della opera Naturalis Historia, fu proprio lo schiamazzo delle oche sacre a Giunone che, nel recinto del tempio di Giove, allertarono le sentinelle romane dell’attacco delle truppe galliche di Brenno nel 388 a.C: le “Oche del Campidoglio”.
L’oca pertanto pare un animale dotato di grandi poteri profetici. Una superstizione dice che quando un’oca si mette a starnazzare senza una ragione e a correre intorno alla casa, preannuncia un pericolo mortale. Sempre nell’antichità, l’oca era considerata in rapporto alla morte e, proprio per questo, si usava mangiare la sua carne per il 28/9 festa di S. Michele Arcangelo. Inoltre, chi osserva questa tradizione, non avrà mai difficoltà economiche perché, l’oca, in rapporto con le forze dell’alto ma anche del basso, è in rapporto con il denaro e si sa che i tesori più preziosi sono custoditi sotto terra.
L’oca è anche collegata al destino, come è dimostrato dal “gioco dell’oca”, percorso che rappresenta i rovesci e le fortune dell’esistenza. Vince chi raggiunge per primo il numero 63, numero attraverso il quale si raggiunge il “Giardino dell’Oca”, tale numero è il prodotto di 7 volte 9 e, come si sa, il sette è il numero particolarmente significativo in tutte le tradizioni, a cominciare da quella pitagorica.

Lo sapete che tra me e mio marito ci sono sette anni di differenza? e che Mauro ed io ci siamo sposati il 7-7-2007 alle 7 pm e quest'anno son 7 anni che siam sposati?