venerdì 21 ottobre 2016

«Mi sento creativa» oppure «Sono»?

Prima di essere terapeuta della voce, vivo e sono artista
Non è una scelta, lo sono. Quando non lo posso essere sto male. Per esserlo ho bisogno che questo flusso che a volte c'è in me abbia un'espressione. Ho bisogno di espandere i limiti.
C'è chi si inventa di esserlo, lo è per un pochino ed è felice, oppure si imita chi lo è, si produce forzatamente questo senso di calore nelle relazioni con gli altri. Il risultato c'è, ma è limitato.

Prima sciogliamo le nubi e il gelo, e poi arriva il calore.

Così nostra creatività può esprimersi. Creatività che c'è sicuramente in molti, forse in tutti.
La creatività però non si forza. Sotto esami all'Accademia di Belle Arti tentai di produrla, forzata.
Ma non per questo gli esami andarono così bene.
Quando ci sono le giuste condizioni, un flusso di creatività non limitato sorge spontaneamente.
E se non sorge si può incentivare offrendogli un po’ di energia.
«L’azione spontanea è una azione gioiosa e questa è la vera creatività. Che sia una madre che tiene in braccio il suo bambino, un grande artista che dipinge, un bodhisattva che esprime compassione per tutti gli esseri senzienti: una piena immersione nel flusso creativo porta un senso di libertà, giocosità e gioia.
Se crei da questo spazio il tempo passa senza che tu te ne accorga perché vai al di là del tempo e dello spazio. Sperimenterai una qualità di illuminazione durante questi momenti senza tempo e queste qualità sono di gran lunga più preziose del prodotto che puoi creare»
.
(Lion’s Roar La grande perfezione della creatività) (trad.Cinotti)

Come? facendo pulizia degli ostacoli interiori, gli attaccamenti, gli aspetti di noi stessi che ci frenano. Ci sto riuscendo grazie alla corenergetica, grazie al lavoro alla Scuola di counselling La Commedia, grazie a Carlo Gibello e Valentina Sanna. Ma si possono provare lo yoga, le tecniche di meditazione. Essere consapevoli sblocca. La respirazione guidata, consapevole circolare e connessa è di grande aiuto.

« • Nota il tuo dialogo interno. Magari stai dicendo a te stesso “non può funzionare” , “non piacerà a nessuno”, “non ho energia”, oppure “non vale la pena”. Identifica il tuo ostacolo primario, semplicemente prendendone consapevolezza che è dentro di te. Attiva il processo di sblocco.

• Siediti comodo, chiudi gli occhi e ascolta la quiete nel tuo corpo. Ascolta il silenzio dentro e fuori di te e dimora nella spaziosità della mente. Rimani in questo spazio aperto per un poco di tempo.
• Da questo spazio di quiete ed apertura, porta la consapevolezza al tuo ostacolo principale. Osservalo così com’è – nudo e crudo – senza giudizi, concetti o valutazioni.
• Fai un respiro lungo e profondo, di pura consapevolezza entrando direttamente in contatto con l’immagine o la sensazione energetica relativa all’ostacolo interiore che hai visualizzato. Mentre espiri, espira dal blocco e sperimenta com’è sentirlo dissolvere nello spazio. Sìì consapevole di quello spazio e dimora in questa dimensione, senza sforzo, per qualche minuto».

Stando nella fiducia si scopre di essere infinito. Si scopre il potenziale dentro di noi, la pienezza e completezza. Questa possibilità esiste, abbiamo la Luce dentro.
Quando si trova il senso di apertura, di fiducia e di potenzialità illimitata, ci si sente nella gioia, si giunge a nutrire un senso di calore interno che emerge e fa uscire la creatività. Questo calore, questa voce interna, farà nascere sentimenti positivi e ascolto negli altri. Si sentirà anche il loro calore.
E' vita pura.
angelica1212.oneminutesite.it
Prossimo seminario giovedì 27 h 21-23 in via Tabona 4, scuola La Commedia.
Ps non è obbligatorio soffrire per produrre arte o per crescere spiritualmente.

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