martedì 23 agosto 2016

siamo scambio, siamo onda

La vita è dare e avere, è espiro e inspiro, è muoversi, è l'onda che arriva e l'onda che va, nella risacca: c'è un continuo prendere e restituire, come nell'ambiente, così negli affetti e nell'amicizia. La mia nonna magica, Marianna, diceva in dialetto «c' lu dé e c' lu té l'amicizia se mantié». 
Per la vita è lo stesso. Ritmo di sistole e diasistole.
E' parola e silenzio. E' musica.
Nel respiro la sintomatologia è chiarissima. Ad esempio in chi soffre della prima ferita c'è difficoltà a richiedere vita alla vita, c'è ansia respiratoria; nella seconda ferita si riconosce chi ha fame d'aria.
Le discipline terapeutiche che insegnano a trasformare blocchi e tensioni, legati a modelli di pensiero disfunsionali,  partono da una corretta respirazione e hanno come effetto la facilitazione di episodi di liberazione, spontanei, che possono avere come effetto la risoluzione di problemi collegati alle esperienze primarie.
La liberazione del respiro induce a scoprire spazi vitali non utilizzati e promuove il superamento di  limiti, apre la strada a più profonde comprensioni e a un rinnovamento del Sé.

Il Respiro Circolare: induce a calma, autoascolto, intuizione; facilita le potenzialità energetiche, che mi stanno tanto a cuore, ma anche quelle corporee ed emozionali. Ecco i tre modi progressivi per realizzarlo
  1.     Si inspira ed espira senza pause. Le fasi del respiro sono “connesse” e si fondono in un cerchio, unendo l’esterno con l’interno; respiro fluido, ampio, profondo e continuo che enfatizza l’inspirazione attiva e l’espirazione passiva, seguendo un ritmo naturale e spontaneo, senza forzature.
  2.     Inspiro ed espiro eseguiti o solo attraverso il naso (respirazione più adatta nei momenti di concentrazione e introspezione) o solo attraverso la bocca (nei momenti di maggiore intensità emotiva)
  3.     Attenzione consapevole del processo respiratorio, quindi alla muscolatura accessoria che sta attorno all’area della ventilazione toracico-dorsale-addominale, la cui regolazione e de-tensione favorisce un movimento sincronico e ottimale del diaframma.
Respirare bene è fare prevenzione, oltre che terapia. E' quasi come lavarsi i denti.

Ci sentiamo alla prossima puntata: "Respirazione cosciente ed integrata";
in programma una sessione notturna alla Luna in un bosco settembrino; 
a presto i prossimi seminari di "Libera la voce".

Per consigli rapidi angelica1212.oneminutesite.it
oppure scrivetemi angie_pons@yahoo.it

venerdì 22 luglio 2016

Vivere con fede

Il mio marito pellegrino Mauro ha fatto i controlli ieri. Mi son di nuovo sentita sospesa nel vuoto. 
Ma la mia scelta è vivere con fede.
Una vera rivoluzione:
«Se pensiamo alla vita come a un combattimento, allora vorremmo arrenderci al "nemico" per smettere di combattere. La lezione che dobbiamo imparare è invece quella di arrenderci "all'amico" e smettere di DIFENDERCI, perchè se ci sembra di aver bisogno di difenderci, questa è mancanza di FEDE, non ci fidiamo di LUI». Questo il pensiero chiarissimo espresso dalla mia insegnante Valentina Sanna.
angelica1212.oneminutesite.it

martedì 19 luglio 2016

La felicità è una strada in salita ma ce la faccio....

C'è un grandissimo lavoro da fare per diventare sè stessi, per essere felici, per vincere le paure, per togliere la maschera: lo sto facendo già su di me grazie alla scuola di counselling La Commedia di Carlo Gibello e Valentina Sanna che ringrazio immensamente. A prescindere da ciò vi passo qualche bella perla di felicità.
«La felicità non è qualcosa da rinviare al futuro; la felicità è qualcosa che si progetta nel presente».

Ho imparato che sono felice se agisco la mia felicità: con pensieri positivi, gratitudine,  gentilezza, coltivando relazioni amorose e di amicizia, se mi impegno per raggiungere obiettivi significativi e assaporo piccoli piaceri della vita.

Ho imparato che posso contare su me stessa per essere felice: nessuna aspettativa. Apprezzo la grandezza e la bellezza che c'è in me. Non voglio dare la colpa agli altri: mi prendo la responsabilità.

La mia autostima dipende da me: non è ostaggio dell'opinione altrui.

Desidero la verità onestamente e con forza. Ho bisogno di verità per essere felice: mi rende la gioia più limpida.

Non mi preoccupo di ciò che fanno dicono o pensano gli altri. Davvero «non me ne frega niente».
Non dell'altro. Ma della sua opinione.

Basta coi risentimenti. Che fatica.... è un tale peso! lasciamolo al passato e giriamo la pagina del libro della nostra vita.

E poi canto: cantare mi rende tanto felice!
Ps grazie a Lodovico Marchisio per la foto e grazie anche per il coraggio che ha saputo infondermi!
angelica1212.oneminutesite.it

lunedì 18 luglio 2016

Camminare e respirare

Camminare e respirare sono un binomio perfetto, per migliorare l'ossigenazione dell'intero organismo, la circolazione sanguigna, per rinforzare il cuore, alleggerire i pensieri.
Approfittiamo della bella stagione per riempirci gli occhi di colore, per fare "dosati" bagni di sole, e per cercare aria pura. Stiamo nella LUCE!
Nella foto un prato in altura nella mia bella Val Chisone, scattata da Bruno Allaix fotografo de "L'Eco del Chisone".

venerdì 1 luglio 2016

Sulla strada della felicità, parte II


Far star bene il corpo
Se il corpo sta meglio, staremo meglio noi. Sembra ovvio ma non è. Dedichiamoci a pratiche che fanno stare sveglio, sano, flessibile, il corpo fisico. Quindi un po' meno di web...
Scoprire il meglio di noi
Abbiamo bellissime qualità. Non le vediamo. Ci aspettiamo che le vedano gli altri. Incominciamo a vederle noi. Onestamente. Così non dipenderemo dall'approvazione altrui. 
Scegliere le buone abitudini
Di questo è fatta la vita di ciascuno di noi. Scegliamo quelle buone. La vita è fatta di piccole cose, come un prato di piccoli fiori.
Aprire le mani
L’idea che dobbiamo tenere stretto per noi ciò che abbiamo alimenta il senso di povertà. Non intendo dire "buttare ai quattro venti", "sperperare"! Lo scambio è una ricchezza, a incominciare da chi è generoso: il bene ritorna!
Perdonare
(ci sto lavorando eh) Perdonare è fare dono a se stessi. Non restare attaccati al dolore e al passato. “77 volte 7”, dice Gesù, ossia infinite volte.
Diciamocelo: "Sono pronto a lasciar andare questo peso?".
"nooo, voglio soffrire ancora un pochetto...". Insomma!
Scavare dentro di noi
per togliere il magma che blocca la nostra gioia; per sciogliere, per lasciarci andare, perché stiamo crescendo ed evolvendo.... questo è il lavoro più grande, che può realizzarsi liberando la voce e le emozioni, con terapie olistiche, con la corenergetica…

Intanto possiamo incominciare: 
ricordando e cantando i momenti di gaiezza
Nella mia cultura cattolica si suggerisce di fare alla sera mentalmente una revisione in cui vediamo se abbiamo fatto del male e chiediamo perdono a Dio nel nostro cuore. 
E fare una revisione del positivo che abbiamo vissuto e che forse siamo riusciti a realizzare? che gioia poterlo coltivare come una piantina, poterlo riconoscere quando si presenta e non lasciarlo sfuggire. 
Potremmo scriverlo..
«Per ricordarci che la felicità, come tutte le emozioni, è transitoria ma, come tutte le emozioni, possiamo coltivarla…
Giorno dopo giorno impareremo come spostare la nostra attenzione dal negativo al positivo delle nostre giornate, per assaporare il gusto della felicità. E se ci troveremo ancora immersi nella rimuginazione e nell’infelicità potremo sempre perdonarci, riconoscere cosa ci ha spinti in quella vecchia abitudine e invitarci a ricominciare». (N.Cinotti)