Un rimedio antico, che ha
scopo il fine di riequilibrare le mucose, ma ormai poco noto o si cui si è
dimenticato l’uso tranne che per la disinfezione gengivale o dentale, è lo sciacquo.
E’ un ottimo aiuto per dar sollievo alle affezioni dell’apparato respiratorio,
dando risultati da subito, con ingredienti facili da reperire ed a costo zero.
Lo sciacquo consiste nel mettere in bocca una piccola
quantità di liquido, agitando bene o gargarizzando ma senza deglutire, per
pochi minuti.
Oltre al fatto che quando si
è raffreddati fa molto bene bere acqua…Lo sciacquo più semplice può essere
fatto con acqua tiepida in cui si è sciolto un pizzico di bicarbonato di sodio.
Anche l’acqua fresca con poche gocce di limone è ottima per riequilibrare il ph
interno della bocca e della gola. Il limone è un toccasana per le sue tante
proprietà, ma quel che pochi sanno è che se il sapore è acido, in realtà nel
corpo non lo è, e riporta al ph giusto gli ambienti acidi, ossia agisce al
contrario di quel che sembrerebbe.
E’ una buona soluzione fare
sciacqui anche con acque
termali: esistono in commercio dei flaconi con cui si può fare uno
sciacquo che fa scorrere l’acqua dal naso alla gola con benefici effetti sul
raffreddore.
Per le forti infiammazioni di
gola la propoli
è una soluzione molto efficace. Si può trovare naturale, in scagliette ed è la
più efficace, da tenere in bocca con pazienza in attesa che si sciolga, ma
siccome non succederà, facilmente finirà inghiottita; essendo difficile da
sciogliere, la si trova in soluzione idroalcolica, non adatta ai bambini,
mentre sono ben accette le pasticche effervescenti o le caramelle di vario
genere. Altrettanto utile – ma da non esagerare – la liquirizia, di cui faremo un
approfondimento migliore in seguito.
Uno sciacquo che consiglio
vivamente, perché abbastanza gradevole ed efficace, è fatto con acqua in cui si
è fatta infusione di equiseto, anche noto come “erba cavallina”, che cresce
spontaneo nei nostri prati, nei terreni umidi, e che ha proprietà astringenti
utili per contrastare le infiammazioni delle mucose.
Equiseto
- Equisetum arvense
Famiglia
delle equisetaceae
Pianta
spontanea
Si usano i
fusti
Costituenti
chimici
• Silice;
•
Flavonoidi (isoquercetina);
• Tannini;
• Saponine;
• Acidi
organici;
•
Fitosteroli;
• Sali
minerali (potassio, calcio, magnesio, zinco);
• Vitamine;
• Tracce di
alcaloidi.
Equiseto
In Erboristeria: Proprietà Dell'equiseto
L'equiseto,
per il suo alto contenuto in silice e minerali, è utilizzato per le sue
proprietà diuretiche e rimineralizzanti, soprattutto per il tessuto osseo;
inoltre, favorisce l'accrescimento osseo, la dentizione e la crescita di unghie
e capelli. La moderna fitoterapia utilizza l'equiseto sotto forma di estratti
standardizzati in silicio elettivamente nella prevenzione e nella cura
dell'osteoporosi, mentre a scopo diuretico può essere utilizzato lo stesso
estratto fluido.
L'equiseto
è piuttosto utile nel trattamento coadiuvante delle smagliature cutanee, grazie
alle sue proprietà rassodanti, leviganti ed elasticizzanti.
Considerate
le proprietà astringenti, l'equiseto può essere utilizzato come base per
lavaggi per palpebre arossate, colliri per le congiuntive infiammate, sciacqui
e gargarismi per le mucose della bocca e della gola.
Controindicazioni
Non usare
estratti a base di equiseto in caso di insufficienza renale od ipersensibilità
accertata verso uno o più componenti.
Equiseto:
interazioni farmacologiche
• possibili
interazioni con diuretici e cardioattivi per ipopotassiemia;
• tiamina:
l'equiseto, ma solo negli animali, ha dimostrato un effetto antitiamina
(vitamina B1).
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