lunedì 23 settembre 2013

Sollievo al mal di gola


Un rimedio antico, che ha scopo il fine di riequilibrare le mucose, ma ormai poco noto o si cui si è dimenticato l’uso tranne che per la disinfezione gengivale o dentale, è lo sciacquo. E’ un ottimo aiuto per dar sollievo alle affezioni dell’apparato respiratorio, dando risultati da subito, con ingredienti facili da reperire ed a costo zero.

Lo sciacquo consiste nel mettere in bocca una piccola quantità di liquido, agitando bene o gargarizzando ma senza deglutire, per pochi minuti.

Oltre al fatto che quando si è raffreddati fa molto bene bere acqua…Lo sciacquo più semplice può essere fatto con acqua tiepida in cui si è sciolto un pizzico di bicarbonato di sodio. Anche l’acqua fresca con poche gocce di limone è ottima per riequilibrare il ph interno della bocca e della gola. Il limone è un toccasana per le sue tante proprietà, ma quel che pochi sanno è che se il sapore è acido, in realtà nel corpo non lo è, e riporta al ph giusto gli ambienti acidi, ossia agisce al contrario di quel che sembrerebbe.

E’ una buona soluzione fare sciacqui anche con acque termali: esistono in commercio dei flaconi con cui si può fare uno sciacquo che fa scorrere l’acqua dal naso alla gola con benefici effetti sul raffreddore.

Per le forti infiammazioni di gola la propoli è una soluzione molto efficace. Si può trovare naturale, in scagliette ed è la più efficace, da tenere in bocca con pazienza in attesa che si sciolga, ma siccome non succederà, facilmente finirà inghiottita; essendo difficile da sciogliere, la si trova in soluzione idroalcolica, non adatta ai bambini, mentre sono ben accette le pasticche effervescenti o le caramelle di vario genere. Altrettanto utile – ma da non esagerare – la liquirizia, di cui faremo un approfondimento migliore in seguito.

Uno sciacquo che consiglio vivamente, perché abbastanza gradevole ed efficace, è fatto con acqua in cui si è fatta infusione di equiseto, anche noto come “erba cavallina”, che cresce spontaneo nei nostri prati, nei terreni umidi, e che ha proprietà astringenti utili per contrastare le infiammazioni delle mucose.

Equiseto - Equisetum arvense
Famiglia delle equisetaceae
Pianta spontanea
Si usano i fusti
Costituenti chimici
• Silice;
• Flavonoidi (isoquercetina);
• Tannini;
• Saponine;
• Acidi organici;
• Fitosteroli;
• Sali minerali (potassio, calcio, magnesio, zinco);
• Vitamine;
• Tracce di alcaloidi.
Equiseto In Erboristeria: Proprietà Dell'equiseto
L'equiseto, per il suo alto contenuto in silice e minerali, è utilizzato per le sue proprietà diuretiche e rimineralizzanti, soprattutto per il tessuto osseo; inoltre, favorisce l'accrescimento osseo, la dentizione e la crescita di unghie e capelli. La moderna fitoterapia utilizza l'equiseto sotto forma di estratti standardizzati in silicio elettivamente nella prevenzione e nella cura dell'osteoporosi, mentre a scopo diuretico può essere utilizzato lo stesso estratto fluido.
L'equiseto è piuttosto utile nel trattamento coadiuvante delle smagliature cutanee, grazie alle sue proprietà rassodanti, leviganti ed elasticizzanti.
Considerate le proprietà astringenti, l'equiseto può essere utilizzato come base per lavaggi per palpebre arossate, colliri per le congiuntive infiammate, sciacqui e gargarismi per le mucose della bocca e della gola.
Controindicazioni
Non usare estratti a base di equiseto in caso di insufficienza renale od ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Equiseto: interazioni farmacologiche
• possibili interazioni con diuretici e cardioattivi per ipopotassiemia;
• tiamina: l'equiseto, ma solo negli animali, ha dimostrato un effetto antitiamina (vitamina B1).

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