Equinozio e primo giorno di primavera, mi permetto di citare un mito antico, quello di Persefone.
«Persefone è tornata. Passo dopo passo, fiore dopo fiore, petalo dopo petalo, seme dopo seme, ha risalito i gradini degli inferi ed ha portato il dono della vita.
Tutto sta fiorendo, tutto sta rinascendo, tutta l’oscurità del passato rimane alle spalle, sepolta, abbandonata, cambiata e trasformata a nuova vita.
Persefone può abbracciare sua Madre Demetra. L’amore è il dono della primavera che stiamo vivendo, solo un atto grande d’amore, può fare nascere la nostra nuova primavera».
Tutto il cosmo ci invita ad osservare il seme profondo che abbiamo piantato
Pazienza è la prima parola da comprendere. Le cose non crescono così dal nulla, ci vuole tempo ed amore. Forzare le cose non porterà a nulla, pretendere, sbattere i piedi, annaffiare troppo il nostro seme, non lo farà nascere prima, non porterà a noi nessun beneficio, solo tanta ansia nel domani e preoccupazione.
Germogliare è la seconda parola che Persefone ci dona. Tutto ha un tempo.
Il segreto di questo processo è respirare.
Nonostante le nostre vite piene di caos, la primavera arriva…
Proviamo a ri-iniziare a sentire questo brivido, questa forza che ci fa fiorire.
E' importante fiorire, non importa dove e come, importa che il gelo si è sciolto, che la fiamma danzi alta e che la pioggia nutra i fiori.
«Sboccia.
Fiorisci, non ti tenere tutto dentro (…).
Cosa stai aspettando allora?
Cosa stai pensando?
Cosa stai vivendo?
Cosa stai facendo?
Devi fiorire nel canto degli uccelli, devi vivere questa primavera».
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