Sciogliamo il gelo, sciogliamo le catene. Come? con il respiro.
Con il respiro tratteremo la nostra resa, e saremo liberi.
Anche dalle catene che ci siamo posti noi stessi!
A. Lowen: «Solo una respirazione piena e profonda permette di trovare le energie per una vita più ricca e spirituale»
Quando siamo in un impasse, una situazione ferma e complessa e non riusciamo a
cambiare qualcosa che ci sta a cuore, spesso facciamo mille ragionamenti mentali.
Ma… la radice di questa stagnazione è nel corpo, non nella
mente. Nel nostro corpo!
Proprio così, non è cosa di altri, non dipente dall'agire o dal parlare di altri.
La nostra modalità di sentire noi ed il mondo è invariata? continueremo a trovare
le stesse risposte.
Purtroppo nessun ragionamento - nostro o di altri - ci farà cambiare idea.
Allo stesso modo ogni esperienza che non incida sul nostro modo di percepire le
cose non ci farà cambiare idea.
Allora quello che ci è necessario è cercare come, nel corpo,
alimentiamo la nostra stagnazione.
A volte abbiamo delle contratture interiori cronicizzate, come freni sempre tirati.
A volte questa stagnazione è più "fine", regolata dal nostro respiro e
dalle sue pause.
Se respiriamo sempre nello stesso modo, se andiamo come il treno lungo i soliti binari, non avremo l’energia
per il cambiamento.
E non
basta fare ginnastica o camminare o correre per ampliare il nostro respiro.
Le attività aerobiche allargano la
capacità respiratoria ma – per cambiare – abbiamo bisogno di allungare
il respiro. Allungare il respiro è l’equivalente del sentire: più il
nostro respiro è lungo e più sentiamo.
Ma attenzione: non
possiamo forzare la lunghezza del respiro con la volontà.
La lunghezza del respiro aumenta solo con la resa.
È quando ci arrendiamo che ci risolviamo ad iniziare qualcosa di nuovo.
Nessun commento:
Posta un commento