«scienziati della Northwestern University (Chicago) hanno trovato una connessione tra #respirazione, #emozioni e #memoria.
E’ partito tutto con l’osservazione di microelettrodi in pazienti
epilettici, grazie a cui si è visto che i neuroni del bulbo olfattivo,
dell’#amigdala (emozioni) e dell’#ippocampo (memoria) modulavano le loro risposte durante la respirazione, e più precisamente l’inspirazione.
Da lì l’idea dello studio: cosa succede quando proviamo a riconoscere
delle emozioni facciali o a memorizzare degli oggetti, inspirando o
espirando?
I risultati hanno dell’incredibile: siamo più abili nel
riconoscere le emozioni e nel ricordarci le informazioni apprese durante
l’inspirazione che durante l’espirazione.
Come? I dati #EEG durante l’inspirazione mostrano proprio nelle aree limbiche una maggiore #sincronizzazione
delle oscillazioni cerebrali, che guiderebbero quindi un miglior
funzionamento di queste regioni e una miglior performance sul piano
cognitivo».
http://www.jneurosci.org/content/36/49/12448
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