martedì 24 ottobre 2017

Lasciar andare


La verità è nel corpo. Camminando camminando tutto il mio corpo si è svegliato, ogni angolino sentiva dolore. Tutto l'acido, il nervoso, le contratture, le rigidità…
Che fatica andare avanti. Però piano piano, riconoscendo e lasciando andare, è passato.
E dopo mi sentivo leggera.
Non serve negare di provare un’emozione. Serve saperla riconoscere e descrivere.
La gelosia, il rimorso, il rimpianto, la rabbia, la paura: il morso interiore che divora, e che si trasforma in morso esterno che vorrebbe divorare. Parla di una fame e una incertezza primitiva.
Però siamo convinti che ci siano sentimenti che non devono esistere, allora li neghiamo.
Non funziona, la verità non va negata. Non sono sentimenti razionali, possiamo provarli per minuscoli dettagli. Riconoscerli sono il primo passo. Il secondo è non alimentarli.
Dopo averli riconosciuti li possiamo esplorare nel corpo, sentirne il sorgere, il bruciare e poi lo svanire. Quel fuoco nutre la nostra indipendenza.  Coltivarli invece produce rimuginio, ossessione, il senso di essere bisognosi oltre ogni limite.
Usare il corpo per trattenersi o negare trasforma la nostra espressività in una presa. Possiamo acchiappare ciò che vogliamo, ma non ciò che amiamo. Perché nell’amore ci deve essere una quota di libertà: non consumiamola rimanendo aggrappati.
“il sistema muscolare del bambino in crescita abbandona la naturale funzione di movimento e assume la funzione nevrotica di presa”. I muscoli si sviluppano eccessivamente per trattenere gli impulsi negativi e per controllare quelli naturali. (Alexander Lowen)





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