venerdì 9 giugno 2017

in cordata con chi è in cura e con le famiglie

Per stare in cordata con chi è in cura e con le famiglie
…stiamo pensando un progetto un gruppo di ascolto
La mostra alla Mondadori di Pinerolo sta andando bene. Si creano occasioni di incontro.
La bellezza apre gli occhi e il cuore. Abbiamo scoperto che camminare cura, che respirare bene è fondamentale, che la musica porta grande beneficio, che la montagna ristora.
Abbiamo tutti, sono certa, un dono nel cuore che aspetta solo di venire alla luce. Trovarlo è già un inizio di guarigione.


«Fu solo dopo la malattia che capii quanto sia importante dire di sì al proprio destino. In tal modo forgiamo un Io che non si spezza quando accadono cose incomprensibili; un Io che regge, che sopporta la verità, e che è capace di far fronte al mondo e al destino. Allora, fare esperienza della disfatta è anche fare esperienza della vittoria. Nulla è turbato – né dentro né fuori – perché la propria continuità ha resistito alla corrente della vita e del tempo» (C.G. Jung).
____________________________


Noi siamo entrambi dei sopravvissuti e ringraziamo per questo.
Non ce ne andiamo: ci sentiamo “in cordata” con chi ancora sta facendo questo percorso.
«La vita è un’occasione unica dataci per amare» (I. Giordani). Perché sprecarla, soprattutto se si ha una seconda chance?
Scoprire di avere un cancro destabilizza totalmente il paziente e le famiglie.
Ci siamo passati.
Esistono cure farmacologiche anche per sostenere in questo, oltre alla psicoterapia giuste per chi affronta gravi depressioni o altre patologie, ma – come abbiamo sperimentato in prima persona – a volte ci sono delle alternative.
Noi ci sentiamo di condividere.

Nessun commento:

Posta un commento